2012
Fiorentina, Jovetic: ?Se vado via resto in Italia. Campionato..?
CALCIOMERCATO FIORENTINA JOVETIC – Per ora non c’è tempo per guardare al futuro, bisogna concentrarsi sul presente: la pensa così Stevan Jovetic, che, prima di pensare al colloquio con il presidente Andrea Della Valle al termine della stagione, resta focalizzato sulla stagione viola. Intervistato dal Corriere della Sera, la stella montenegrina ha tracciato un bilancio del 2012: «Il migliore della mia carriera, a parte un paio di infortuni. Mai ho segnato così tanto e con tanta continuità. Per quanto mi riguarda penso a migliorare, a fare gol, ad aiutare la squadra. So che il 2012 è stato buono, ma credo che il 2013 possa essere anche migliore. Con una squadra così rinnovata abbiamo bruciato le tappe. Neppure io mi sarei aspettato di chiudere l’anno tanto in alto. Merito di Montella e dei nuovi che si sono integrati subito. Il gioco è il nostro marchio di fabbrica. Siamo sempre propositivi, anche in trasferta: piace a noi e la gente lo apprezza».
Sulle chance della squadra e la corsa della Juventus, Jovetic ha aggiunto: «Vogliamo tornare in Europa. Ma per adesso un obiettivo preciso non ce lo siamo posto. Aspettiamo marzo. Sappiamo di potercela giocare con tutti e andiamo avanti alla giornata. Senza trascurare la Coppa Italia. Serve un salto di qualità in trasferta, anche se siamo sulla strada giusta visto che abbiamo vinto sia a Udine in Coppa Italia sia a Palermo. Juventus? Ha qualcosa in più delle altre. Non so bene cosa: forse l’unità del gruppo, lo spirito di squadra, la determinazione. O forse, più semplicemente, è partita prima. Questo gruppo lavora con Conte dall’anno scorso. Noi, per esempio, abbiamo cominciato ora. E anche Inter e Roma hanno intrapreso un nuovo viaggio. Entusiasmante, ma serve tempo».
Inevitabile parlare del futuro ed in particolare di mercato: «Sono concentrato sul presente. L’estate scorsa il presidente Andrea Della Valle mi aveva promesso una squadra forte ed è stato di parola. A Firenze sto bene e la testa è qui: voglio vincere qualcosa con la Fiorentina. A giugno si vedrà. Ci sarà tempo per parlarne. Però se dovessi cambiare squadra, mi piacerebbe restare in Italia. A me piace il vostro campionato. Inoltre conosco il Paese, le abitudini, la lingua. E poi il calcio italiano non lo vedo così depresso: è il più tattico e difficile del mondo. Chi emerge da voi può andare a giocare in qualsiasi parte del mondo. Questa è la vera scuola: la più dura».
E sull’attuale allenatore Montella e le differenze con Prandelli, suo primo allenatore italiano, Jovetic spiega: «È giovane, moderno, preparato. Un piacere lavorare con lui. Prandelli, soprattutto dal punto di vista tattico, mi ha insegnato quasi tutto. Con Montella si gioca di più: in allenamento e in partita. La prima regola è: mai buttare via il pallone. Uno spasso».