2013
La Roma resiste per Destro: impensabile sconfessare l?investimento
Arrivato in estate alla Roma per l’importante cifra di sedici milioni di euro e dopo una trattativa in cui si è speso in prima persona il direttore sportivo Walter Sabatini, fermamente intenzionato a portare l’ex centravanti del Siena nella capitale e regalare a Zeman uno degli attaccanti italiani più ambiti anche in chiave prospettiva, il bilancio dei primi mesi di Mattia Destro in giallorosso è in chiaroscuro.
CHIUSO DA OSVALDO – Nel proverbiale tridente zemaniano c’è spazio per una prima punta di ruolo: non è mistero oramai che, in quella posizione, il tecnico boemo preferisca Osvaldo: l’argentino è ritenuto più uomo gol e maggiormente pronto in termini di personalità e lucidità nelle scelte offensive. Mattia Destro, almeno nella prima fetta della stagione, in tal senso si è rivelato più grezzo: ha confermato le potenzialità espresse nella scorsa stagione, essenzialmente sotto il profilo dei movimenti e della tecnica di base, ma ha peccato più volte nell’istinto killer, fallendo qualche gol di troppo. Circostanza che non è sfuggita a mister Zeman: Destro ha totalizzato quattordici presenze – la metà dall’inizio – con quattro gol ed un assist, il rendimento complessivo di Osvaldo – dieci reti e due assist – nonché l’intesa con i due attaccanti laterali, capitan Totti e Lamela, sono fattori che hanno fatto pendere la bilancia in favore dell’italo-argentino.
ALTERNATIVE IN CAMPO E NEL MERCATO – La principale soluzione alternativa per Mattia Destro è – oltre chiaramente a sfruttare eventuali assenze o cali di rendimento di Osvaldo – rappresentata dal trasloco verso uno dei due lati del tridente giallorosso: idea paventata in estate, poi l’esplosione di Erik Lamela e l’ennesima consacrazione dell’immortale Totti hanno chiuso anche questa strada. Le società italiane che già nella scorsa finestra di calciomercato si erano interessate con forza alle sorti dell’attaccante della nazionale hanno fiutato la particolare situazione e sondato il terreno con la società di Trigoria: il Milan, stando anche alle dichiarazioni ufficiali del presidente Berlusconi e dell’amministratore delegato Galliani – si è mosso con più insistenza, ma il no della dirigenza è stato secco e perentorio.
DESTRO FUTURO DELLA ROMA – Il neoacquisto giallorosso gode della fiducia incondizionata della sua società: in particolare il direttore sportivo Walter Sabatini stravede per le sue qualità e caratteristiche, e l’enorme volontà con cui ha condotto in porto la complessa trattativa estiva dimostra l’intenzione di affidare le chiavi dell’attacco futuro giallorosso proprio a Mattia Destro. Che, giocoforza, non si muove da Roma: la dirigenza non ha in agenda l’ipotesi di sedersi ad un eventuale tavolo delle trattative. Difficile ipotizzare un addio anche nella prossima estate, quando la stagione sarà terminata e risulterà più agevole tracciare un primo veritiero bilancio dell’esperienza romanista di Destro. Che, ad oggi, è ancora convinto di aver compiuto la scelta giusta ed è intenzionato a lottare per stravolgere le gerarchie zemaniane: a cominciare da Catania, dove il titolare Osvaldo non ci sarà a causa di un edema all’altezza della rotula destra provocato in allenamento da uno scontro con Burdisso e proprio l’ex Siena avrà un’ulteriore chance per guadagnare posizioni e lasciare nel dimenticatoio l’opaca prestazione di Napoli.