CALCIOMERCATO SIENA SAMPDORIA IACHINI – Dopo averla riportata in Serie A la affronterà da avversario: parliamo di Beppe Iachini, attualmente sulla panchina del Siena e pronto a sfidare la sua ex squadra, la Sampdoria. «Fa sempre un certo effetto. Fino a poco tempo fa eravamo insieme, protagonisti di una grandissima avventura, una storia molto bella. Quando sono arrivato a Genova c’era una situazione molto difficile. Siamo riusciti a ribaltare tutto, riconquistare i tifosi, valorizzare i giovani, alla fine centrare la promozione. Sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto con la Sampdoria io e il mio staff», ha dichiarato a Il Secolo XIX il tecnico, che è tornato sull’esonero della dirigenza blucerchiata: «Sinceramente mi è dispiaciuto molto. Dopo quello che abbiamo fatto non me l’aspettavo. Abbiamo ricostruito un ambiente e lo abbiamo fatto con il lavoro sul campo, mica con le chiacchiere. Perché le chiacchiere le porta via il vento. Riconferma? Sì, lo avrei meritato. Nel calcio parlano i risultati e in questo caso i risultati c’erano stati, no? Non si era soltanto centrata la promozione. Si era fatto non bene, ma benissimo. Il gruppo è cresciuto, la piazza ha ritrovato l’entusiasmo, c’era la stima di tutto l’ambiente. Che posso dire? Però il lavoro, almeno quello, rimane. La logica del calcio voleva che fossimo riconfermati e poi al limite esonerati se le cose non fossero andate bene. Come poi peraltro è successo a Ciro Ferrara. Ma non vedo perché le cose non sarebbero dovute andare bene, francamente. C’era tutto per fare bene. La squadra era valida, composta da giovani che infatti stanno dimostrando il loro valore anche in serie A. Gli stessi giovani su cui avevo fatto affidamento io. Poi c’è la Sampdoria, una società blasonata guidata da una famiglia seria che so che mi stima e che con le logiche di mercato sa come muoversi. Alla Sampdoria sul mercato ci si può muovere molto bene. E a quella Sampdoria non serviva molto, come si sta vedendo adesso. Servivano due o tre interventi giusti, mirati. Invece si è verificata una situazione molto anomala, diciamo così».

Beppe Iachini ha poi proseguito il racconto del suo esonero: «Cosa è successo dopo la promozione? Che per una ventina di giorni circa non si è fatto vivo nessuno. Poi mi ha chiamato il direttore sportivo (Sensibile, ndr), il quale mi ha detto che mi avrebbe esonerato: mi ha spiegato che dal punto di vista tecnico non poteva dire niente su quello che avevo fatto, ma che stava cercando un allenatore con un profilo internazionale. Tengo a precisare che contro Ciro Ferrara non ho assolutamente niente, al contrario. Dico solo che si poteva andare avanti insieme».

Sulla Sampdoria del presente, invece, spiega: «Ha un tecnico molto bravo come Delio Rossi, che ha molti giovani bravi che lentamente si stanno abituando alla categoria, che inizia a trovare una sua solidità e una sua identità. Icardi? Quel che pensavo l’ho fatto vedere l’anno scorso. L’ho inserito in prima squadra, l’ho fatto esordire in una partita difficilissima in dieci contro undici, a Castellammare. Si vedeva che era un giocatore. Pozzi? Anche cosa penso di Pozzi penso sia abbastanza noto. Il nostro problema, tuttavia, è che forse non possiamo permetterci ingaggi così importanti. Non so, vedremo…».

Infine, sul momento del Siena, l’allenatore bianconero ha spiegato: «E’ in una situazione un po’ di passaggio. Sono partiti parecchi giocatori, altri dovranno arrivare. Nelle ultime due partite siamo stati un po’ sfortunati. Siamo indietro ma non ci arrendiamo. Ci vorrebbero due vittorie consecutive, 7 punti in tre partite per riportarci sotto».