2013
Juventus-Lazio, Jugovic: ?Sfida divertente, grandi allenatori?
JUVENTUS LAZIO JUGOVIC – Ha raccolto trofei e conseguito successi con entrambe le maglie Vladimir Jugovic, che stasera sarà uno spettatore particolare della sfida di Coppa Italia tra Juventus e Lazio. L’ex centrocampista ha il merito di aver siglato un rigore decisivo con la maglia bianconera per la Champions League ed uno con quella biancoceleste per la Coppa Italia, che ricorda a Tuttosport: «Non ci avevo mai pensato, ma in effetti è così. Del tiro dal dischetto di Roma, se ci penso, sento ancora le stesse sensazioni di allora. Era l’ultimo, quello che valeva la coppa. Quel gol mi ha permesso di entrare nella storia di un club glorioso come la Juventus e di vincere la seconda Coppa Campioni dopo quella del ’91 con la Stella Rossa. Cosa ricordo della Coppa Italia con la Lazio? La sensazione della rimonta sul Milan, l’entusiasmo di una piazza in estasi perché non vinceva da tanto. Peccato solo che la settimana dopo perdemmo la finale di Coppa Uefa contro l’Inter».
Circa la sfida di stasera Jugovic non ha dubbi: «Mi aspetto una partita divertente, anzi due partite divertenti, in linea col gioco che le squadre stanno esprimendo in campionato. Sul pronostico non mi azzardo. La Juve in campionato è prima, la Lazio seconda col Napoli: e non è mica un caso… Pirlo? E’ una perdita importante, perché Pirlo è un giocatore fantastico. Andrea però ha 33 anni e non potrà giocare in eterno. Per la Juve queste serate sono una sorta di prova generale per il futuro. Klose? E’ un uomo decisivo, però Petkovic non è Klosedipendente. Io, Miro, lo avrei visto anche nella mia Lazio, ma all’epoca sarebbe stato fondamentale capire se andava bene a Mancini… (risata). Certo che sarebbe adatto per questa Juve: è uno dei migliori centravanti d’Europa».
«Vincere la Champions, con o senza Drogba, non è un’impresa facile. Il Chelsea ha perso quando era favorito e ha trionfato quando non se lo aspettava più. Serve anche un po’ di fortuna. I tempi sono cambiati. Adesso le favorite sono altre: Barcellona e Real Madrid su tutte. Ma non fraintendetemi, la mia Juve era un’altra storia. Siamo andati in finale tre volte di seguito: non eravamo poi solo dei soldatini… Io più che soldatino, tanto alla Juve quanto alla Lazio o alla Stella Rossa, mi sono sentito sempre vincente. Guardate anche la crescita che ha avuto Vucinic: nei grandi club o cambi e ti adegui a certi ritmi o non puoi starci», ha aggiunto l’ex calciatore serbo, che poi ha parlato di Petkovic: «L’avevo già visto all’opera in Svizzera, quindi per me è non è stato una novità assoluta. E’ un bel personaggio, mi piace come gestisce squadra e giocatori. Tare e Lotito sono stati bravi a scovarlo e a puntare su di lui nonostante lo scetticismo dei tifosi». E sull’ex compagno di squadra Conte: «Antonio è già in una panchina gloriosa. Lo vedo troppo bene dov’è: e poi lui alla guida e la Juve vincente mi fanno sentire più giovane… (risate)».
Jogovic ha poi concluso con Pogba e la sfida Vidal-Hernanes: «Due bei gol: speriamo continui così. Vidal o Hernanes? Entrambi. Diversi ma ugualmente efficaci: mi sarei trovato bene con tutti e due».