2013
Corvino: “Jovetic? Nessuna guerra viola. Juventus arriverà a Wembley”
CALCIOMERCATO JUVENTUS FIORENTINA CORVINO – Si è preso un anno sabbatico Pantaleo Corvino dopo l’avventura alla Fiorentina, ma per parlare della sfida contro la Juventus ha fatto un’eccezione: l’ex dirigente viola, tra l’altro, ha annunciato il suo ritorno in “campo”: «In estate tornerò in azione alla mia maniera, per aprire un nuovo ciclo in un club. Chiaro, dovranno esserci le condizioni giuste. Vedremo chi potrà garantirmele», ha dichiarato a Tuttosport il direttore sportivo, che poi ha parlato di Conte: «Quando era un bambino, un esordiente, giocava nella Juventina, la squadra di suo padre. Mi misi d’accordo proprio col papà per portare il figlio nel mio Vernole: terza categoria e un bel vivaio. Per farla breve: tutto stabilito col papà di Conte. Il giorno decisivo il pullmino del Vernole che girava tra Lecce e provincia per raccogliere i nostri giocatori in giro avrebbe dovuto tirar su anche Antonio. Appuntamento a Lecce davanti al bar Commercio. Quando il nostro autista arrivò al punto di raccolta non aveva più posto per Antonio. Pullman pieno. E non voleva rischiare multe. Così lo lasciò a terra. Arrivò il pullman a Vernole, aspettavo di veder scendere Antonio. Invece niente. E lo perdemmo. Ce l’avrebbe poi soffiato il Lecce. Provai di nuovo a prendere Conte nel 2004, quando chiuse con la Juve. Ero ds del Lecce. E avevo ingaggiato Zeman. Volevo avere anche un allenatore in campo, una chioccia, non solo un gran centrocampista. Conte era perfetto, già da ragazzino si era capito che aveva una marcia in più. Carattere, passione. Ed esperienza, col tempo. Ci mettemmo d’accordo, firmammo i contratti. Tutto fatto. Ma i tifosi del Lecce fecero casino per via di quella sua vecchia esultanza dopo un gol con la Juve, non lo volevano più vedere. Scoppiò un mezzo caos. E’ un ragazzo sensibile. Mi disse: direttore, non me la sento più, non sono più benvoluto a Lecce, è meglio per tutti se strappiamo il contratto. E così feci. A malincuore. Scudetto? Ora può vincerne un altro. Ciò che ha costruito la Juve in questi ultimi anni rappresenta l’indicatore giusto. Tre fattori chiave. Una società modello. Un grande allenatore. Le strutture all’avanguardia. La Juve è avvantaggiata. Ma sarà lotta dura col Napoli».
Riguardo il cammino in Champions League dei bianconeri e quello in campionato della Fiorentina, Corvino ha le idee chiare: «Hanno tutto per arrivare in finale e trionfare. Anzi, io in finale me li immagino già. Fiorentina? Sta aprendo un nuovo ciclo. Può qualificarsi per la Champions. Tutto è possibile, quando si lavora bene. Macia? Bravissimo. Lo portai io a Firenze dalla Spagna per scoprire sempre più talenti e reggere la globalizzazione. Jovetic? Spesi 9 milioni. E nell’estate scorsa la Fiorentina rifiutò un’offertona del City. E’ un purosangue, come il suo connazionale Vucinic. Rossi? Io posso solo dire che assieme formerebbero una coppia straordinaria, completa. Conosco bene Jovetic e il suo agente, Ramadani. Jo-Jo seguirà come sempre i consigli del suo procuratore. E nello stesso tempo Jovetic ha già dimostrato di essere riconoscente e grato alla Fiorentina per tutti questi anni. Nella prossima estate, come in qualsiasi altra sessione di mercato, la società, Stevan e Ramadani individueranno la soluzione migliore per tutti. Non prevedo bufere, un braccio di ferro. Jo-Jo conosce la riconoscenza. E il suo agente è un professionista abile, serio, corretto».