2013
Sampdoria, Obiang: “Qui voglio vincere, i tanti giovani”
SAMPDORIA OBIANG ICARDI KRSTICIC EL SHAARAWY ROMA – Ai microfoni dei colleghi della Gazzetta dello Sport, Pedro Obiang ha fatto capire di sentirsi molto bene nella Sampdoria. Il giovane centrocampista spagnolo, il cui cambio di maglia stava per concretizzarsi già a gennaio, si è tolto di dosso le luci dei riflettori, pensando solo a fare bene per la maglia blucerchiata in questo finale di stagione: “Il mancato trasferimento a gennaio? Meglio così. A me piace stare tranquillo. Io amo fare un passo alla volta, lasciatemi crescere. Qui ho raggiunto obiettivi che mi parevano lontani. Non ho fretta, la mia grande squadra è la Sampdoria. Chi è il super baby della Sampdoria? Per me è Krsticic. So cosa ha passato e vedo come gioca. Vi confesso che osservarlo sul campo a quel livello mi emoziona. Sono felice anche per Mauro. In Primavera aveva mostrato qualcosa, ma c’era chi dubitava di lui. Mi ha colpito per come è riuscito a smentire gli scettici. Anch’io al primo anno in Primavera stavo in panchina. Poi, quando ho ritrovato vecchi compagni nella Samp mi è venuto da ridere, e ho detto: “Avete visto che vi ho raggiunto?” Il baby top del campionato? El Shaarawy, visto quello che ha fatto in una grande. Contro di lui nelle giovanili avevo sempre perso il derby, mi stava proprio sulle p…. Ora è più bello, a Milano ho vinto io. L’arrivo di tanti giovani nel nostro campionato? È bello che succeda, ma attenti: c’è modo e modo di mettere un peso sulle spalle di un ragazzo. I riflettori vanno bene, ma poi non esagerate. Non è che alla prima partita sbagliata vi accanite con le critiche… Non esagerate con le responsabilità, noi dobbiamo ancora imparare. L’impatto per un giovane straniero in Italia? Ti senti importante ed è bellissimo. Quello che ti sconvolge è abituarti ai ritmi di lavoro, a capire la tattica. Io ero totalmente fuori dagli schemi. Voi siete maestri nell’insegnare a stare in campo, a giocare per la squadre e non per se stessi. Cosa sogno per il futuro? Di vincere qualcosa con la Sampdoria, non guardo più avanti. Poi speriamo che loro smettano presto così magari dopo tocca a me. La sfida contro la Roma post-Zeman? Il suo gioco offensivo è sempre fastidioso, ma in Spagna c’è un detto: “Meglio affrontare il male che conosci che quello che non hai mai incontrato”. Sarà dura.“