Le sette vite di Kakà - Calcio News 24
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2013

Le sette vite di Kakà

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kakareal ifa

 

Madrid. Con la Liga ormai praticamente assegnata (il Barcellona a +12 sull’Atletico Madrid e a + 16 sul Real), gli uomini di Mou portano a casa i tre punti senza faticare troppo. Due gol al Rayo Vallecano nel primo quarto d’ora, bastano e avanzano, visto che Ramos si fa espellere per doppia ammonizione nel primo tempo. 

Tra le ‘merengues’ molte le assenze: fuori Benzema Di Maria e Alonso (quest’ultimo per pubalgia) dentro il giovane canterano Morata, Essien e Kakà. E proprio il Brasiliano si è fatto trovare in buonissima forma, quando solamente un mese fa sembrava destinato a lasciare Madrid. Purtroppo per Galliani, viste le ultime prestazioni, il Real Madrid alzò l’asticella del prezzo all’ultima ora e il trasferimento/prestito in rossonero saltò.

Ma Ricky, come lo chiamano a Milano, non si è dato per vinto e ha continuato ad allenarsi da professionista qual’è. Nonostante i problemi fisici che ne hanno impedito la consacrazione nel Real Madrid, Kakà non si è mai dato per vinto. Ed ora, visto lo scarso rendimento di Di Maria e Modric, sta raccogliendone i frutti. Dopo mesi di panchina e tribuna, una settimana fa Ricky è stato schierato titolare contro il Siviglia dove si è mosso bene: recuperando palloni a centrocampo e, in almeno un’occasione, andando vicino al gol. 

Ieri sera, invece, i tifosi del Real Madrid lo hanno sommerso di applausi, quando al 75’ è uscito sfinito. Mou ha deciso che con la Liga ormai persa può permettersi di dare un’opportunità al Brasiliano, che al contrario di altri (vedi alla voce Ramos, Di Maria, Higuaín) mai è stato additato da José per lo scarso impegno o concentrazione. E già dalla sua seconda apparizione ha dimostrato di avere il ritmo partita, Ronaldo lo cerca spessissimo e i due s’intendono a meraviglia. Onestamente Ricky non ha ancora i 90’ minuti nelle gambe, ma ha fatto vedere un paio di belle accelerazioni a grandi falcate superando facilmente l’avversario e scatenando gli ‘oh’ di ammirazione del Bernabéu. Probabilmente non potrà tornare ai livelli del 2007, ma Kakà lungi dall’essere un giocatore finito o un ripiego. In Italia giocherebbe titolare, e non solo nel Milan orfano di Robinho e con un Boateng irriconoscibile!