Juventus, Conte: "Lo scudetto sulla maglia dice che siamo favoriti" - Calcio News 24
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Juventus, Conte: “Lo scudetto sulla maglia dice che siamo favoriti”

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La partita più attesa della stagione è alle porte. Domani la Juventus giocherà allo stadio San Paolo la sfida scudetto contro il Napoli nell’anticipo della 27ima giornata di serie A.In settimana ci sono state polemiche contro la designazione arbitrale: “Non è bello parlare delle designazioni perché l’unico che ha l’autorità per farlo è Braschi – ha esordito Antonio Conte durante la conferenza stampa di vigilia a Vinovo -. Noi siamo molto sereni. Dispiace perché si trovano sempre occasioni per fare polemiche anche da parte di ex addetti ai lavori. Ci dev’essere sempre fiducia nell’operato degli arbitri e di chi designa. C’era ostracismo nei confronti di Rizzoli ma avevamo la massima fiducia in lui come su Orsato. Ovvio che sbaglino e ci si può arrabbiare. Per questo ho pagato in passato ma questo non vuol dire che non ho fiducia negli arbitri. Chi vince è perché è il più forte e quello che conta è il responso del campo. E in campo ci vanno i giocatori”.

Avete avuto più di una settimana per preparare la sfida di domani:
“I percorsi tra quest’anno e lo scorso anno sono inevitabilmente diversi perché abbiamo la Champions League. Noi anche questa settimana non abbiamo preparato solo la sfida con il Napoli ma anche quella con il Celtic di mercoledì. Alcune volte le sfide vengono cadenzate male, nel caso delle tre gare in una settimana, altre volte vengono cadenzate bene. Ovvio che preferiamo la situazione di quest’anno perché siamo in corsa per l’Europa e per lo scudetto. E’ una bellissima sensazione, sapendo che ci sono molte più difficoltà e che magari potremmo pagare dazio. La Juve arriva sempre al 100% ad ogni match. A volte il responso del campo ci dà ragione, altre volte no. Ma noi ci prepariamo sempre per dare il meglio”.

Chiellini è pronto per giocare?
“Valuteremo oggi. Sta bene, ha recuperato, ma voglio parlare con lui prima di prendere qualsiasi decisione. Io posso avere un pensiero ma deve collimare con il pensiero del giocatore e con quello che in testa della squadra. L’importante è che Giorgio sia uscito da questo brutto momento. Intanto colgo l’occasione per fare gli auguri a Pepe, lo aspettiamo quanto prima. L’ho chiamato e gli ho fatto gli auguri anche ieri subito dopo l’operazione”.

Tre punti con il Napoli valgono come quelli contro il Siena?
“Prima della gara con il Siena ho espresso un concetto molto semplice: i tre punti contro i toscani valgono come quelli di domani sera. Ci apprestiamo a giocare una bella partita, tosta, come quelle contro il Milan o in casa dell’Inter o della Lazio. Una delle tante finali per arrivare al traguardo che ci siamo preposti. Quella di domani è una gara come le altre anche perché il campionato non finisce domani qualsiasi risultato arriverà dal campo. Ci sono ancora 11 partite. Noi l’anno scorso partivamo da due settimi posti mentre il Napoli s’era attrezzato per fare la Champions. Partivamo nettamente dietro il Napoli ai nastri di partenza. Noi avevamo solo il campionato e la coppa Italia e abbiamo fatto meglio di loro vincendo lo scudetto. Ovvio che con lo scudetto sulla maglia partiamo favoriti rispetto a loro, ma i partenopei sia a luglio che a gennaio sono intervenuti sul mercato e possono dire la loro per lo scudetto. E’ uscita prematuramente dall’Europa League ed ora può concentrarsi solo sul campionato. L’unico giudice è il campo. Vedremo chi è più forte tra noi e loro. Che vinca il migliore”.

Per il Napoli sarà LA partita?
“Questa non è una partita come le altre nel senso che è una partita contro una di quelle sei o sette squadre che si sono attrezzate per lo scudetto. Da lunedì ci sarà il Milan day, l’Inter day, la Lazio day, eccetera. Ma la soddisfazione è aver di nuovo spostato l’attenzione su di noi e la cosa ci rende orgogliosi e contenti. Se per il Napoli è LA partita? Dovreste chiederlo a Mazzarri. Non posso permettermi di rispondere per lui”.

Dopo il ko con la Roma avete avuto paura di arrivare alla sfida di domani con un vVantaggio risicato?
“C’era dispiacere perché dopo la sconfitta dev’esserci sempre dispiacere. Se analizzi le sconfitte con il sorriso vuol dire che sei pronto a riceverne altre. Non abbiamo pensato a chi inseguiva e a quanti punti potevano rosicchiarci. Guardiamo sempre in casa nostra analizzando quello che va e quello che non va”.

Quagliarella che fine ha fatto? Non è più nemmeno inserito nel giro degli attaccanti per il turnover…
“Si sta allenando e appena lo vedrò pronto lo farò giocare”.

I partenopei devono vincere a tutti i costi per tenere acceso il lumicino della speranza mentre i bianconeri hanno a disposizione due risultati su tre: a Napoli vedremo Juve più attendista?
“Noi abbiamo un nostro modo di giocare a pallone sia in casa che fuori. Cechiamo di fare sempre un calcio propositivo sapendo che alcune volte gli avversari non te lo permettono. Domani spero che i miei facciano un’ottima gara, sapendo che di fronte troveremo una squadra forte che cercherà di fare il suo gioco altrettanto”.

Giovinco come ha vissuto la settimana dopo i fischi?
“Ha avuto una settimana di gloria perché è stato messo anche nelle liste tra Pd, PDL e Monti. Questa settimana c’era pure la lista Giovinco (ride, ndr). Io e qualche suo compagno abbiamo votato per lui, anche se qualche voto è andato perso. A parte le battute: è ovvio che segnando ha vissuto una buona settimana. E’ un ragazzo molto più maturo dei suoi 26 anni che riesce a gestire bene le pressioni. Non è facile perché è il primo anno con una maglia pesantissima addosso ma ciò nonostante l’ho visto molto bene”.

Cosa pensa dei cori anti-napoletani allo Juventus Center che portano sempre a multe:
“E’ brutto sentire cori razzisti in tutti gli stadi. Non deve accadere questo. Siamo nel 2013 e non possiamo permetterci di insultare per il colore della pelle o per altre cose. Trovo che sia un atteggiamento demenziale”.

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