UDINESE ROMA GUIDOLIN – Intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium al termine della partita con la Roma, Francesco Guidolin ha analizzato la prestazione dell’Udinese: “Sì, sono soddisfatto dello spirito con cui la squadra ha cominciato la partita e poi ha cercato la rimonta. Siamo andati in svantaggio in un momento tranquillo della gara e dopo una grande occasione da gol costruita. La Roma ha colpito su un’ingenuità nostra e poi, molto astutamente, ci ha tolto gli spazi ed impedito di giocare in velocità. Nel secondo tempo le cose sono cambiate e siamo arrivati al pari, secondo me meritatamente. Senza il rosso avremmo spinto alla fine. Vinto o perso, non lo so, ma spinto sicuramente sì”, ha dichiarato il tecnico dei friulani, che poi ha parlato di obiettivi: “Penso che quest’anno la posizione in Europa sia molto, molto complicata. Prima di tutto perché la quinta o sesta posizione è un po’ lontana e davanti a noi ci sono squadre molto, molto forti. Non è normale che l’Udinese lasci dietro per tre anni di fila Milan, Lazio, Inter, Fiorentina e Napoli. La nostra normalità dovrebbe essere quella di un campionato sereno, ma siamo lì e puntiamo a migliorare la nostra classifica e puntare chi non è lontano da noi e non farci raggiungere da chi non sta lontano da noi. Dobbiamo continuare a far crescere i nostri giocatori per migliorarci ancora“.

Guidolin ha poi parlato di Totti e Di Natale e delle conferme stagionali che fornisce la sua squadra: “Non c’era bisogno che parlasse il campo questa sera, parla il campo ogni domenica e la storia che hanno fatto questi due ragazzi. Speriamo continui la loro storia, perché sono giocatori di grandissimo livello, paragonabili a Giggs o Xavi: non dovrebbero smettere mai. Sono comunque decisioni intime e personali, che variano da persona a persona, ma mi auguro che entrambi continuino fino ai 40 anni. Ce la possono fare. Riconferme? Prima di tutto c’è una società che mette a disposizione del tecnico una rosa di valore dal punto di vista qualitativo. Brava la società a prendere giocatori che altrimenti sarebbe impossibile prendere una volta affermati. Io sono un uomo di campo, lavoro tanto con loro, aiutato da uno staff che mi sorregge ed aiuta molto. Con questa squadra, ad esempio gli undici di oggi, sei o sette non c’erano anno scorso. Non è facile, lo posso ammettere. Non è facile essere sempre competitivi. Se c’è anche un po’ di mio, allora questo mi inorgoglisce“.

In merito, invece, all’espulsione di Heurtaux e alla preparazione della gara, l’allenatore bianconero ha aggiunto: “Dalla panchina mi era parsa una scivolata un pelino veloce. Alla fine accettiamo la decisione dell’arbitro. Non faccio polemica. Dico solamente che in undici avremmo continuato a spingere e sicuramente avremmo potuto spingere ancora. Del risultato comunque siamo contenti. Pensavamo che giocasse Osvaldo, ma prima della gara qualcuno di noi aveva ipotizzato Totti centravanti, che tra l’altro a me piace tantissimo in quella posizione. Anche se ha 37 anni, Totti è un centravanti modernissimo. Eravamo pronti anche a questa soluzione ed ho preparato la gara con un 3-4-2-1, alzando i mediani e lasciando che la difesa si occupasse degli attaccanti della Roma. Gara preparata ed interpretata bene da entrambi, infatti è finita con un pareggio“.