PESCARA D’AGOSTINO – Tempi duri in casa Pescara: la salveza si allontana e nello spogliatoio non sembrerebbe circolare una buona aria. Ai microfoni del Corriere dello Sport oggi ha parlato il fantasista della squadra abruzzese, Gaetano D’Agostino, che ha commentato così:

TORTI ARBITRALI – « Mi servono dieci giorni di riposo, dopo ci sarà la sosta e cercherò di smaltire questo infortunio fastidioso. Non posso andare avanti giocando trenta, quaranta minuti e poi bloccarmi. La squadra ha bisogno di me e domani stringerò i denti – le parole di D’Agostino – . Le lamentele per gli errori arbitrali? Se gli errori si ripetono le rimostranze della società per alcune decisioni avverse sono legittime. Per carità, siamo umani, si può sbagliare. A maggior ragione possono farlo gli arbitri, che sono quelli che hanno maggiore responsabilità e pagano più di tutti. Tuttavia, noi siamo stati anche penalizzati spesso, anche due tre punti in più sarebbero stati utilissimi, diciamo che ultimamente non ci è andata bene. Però la designazione non mi preoccupa, tutti i direttori di gara vanno rispettati ».

DUBBIO CAPITANO: SCULLI O CASCIONE? – « La fascia di capitano? Se Bucchi ha scelto Sculli come capitano è una sua responsabilità. Io rispetto il mio capitano che è Cascione, quando sono arrivato la fascia apparteneva a lui. Comunque Peppe ha tutti i requisiti per poterlo fare, è un leader e ha una grande esperienza. La lotta per la salvezza? Sono dieci gare decisive, dobbiamo mettercela tutta, giocare con spensieratezza, osare qualcosa in più e sperare di ottenere il numero maggiore di punti. Il Genoa avrà un impegno duro a Firenze, possiamo accorciare le distanze ».