2009
Cognigni: “Arriveranno facce nuove, comincia un nuovo ciclo”
Mario Cognigni, presidente “provvisorio” della Fiorentina, ha commentato ai microfoni del Corriere Fiorentino il prossimo addio di Cesare Prandelli alla società viola. Innanzitutto Cognigni sottolinea come tale prospettiva, Prandelli in Nazionale, abbia colto di sorpresa il club: “Il nostro futuro lo vedevamo con Prandelli. Poi mercoledì Abete ha chiamato Andrea Della Valle. Se ce lo aspettavamo? No, una cosa è leggere le cose sui giornali, un’altra quando accadono. La società non aveva avuto contatti precedenti. E neanche Prandelli”. Secondo Cognigni, a quel punto, era scontato l’ok della società : “Non darlo? Non sarebbe stato giusto, per due ragioni. La prima è una forma di rispetto verso la Federazione che è il nostro massimo organismo. Non si può tanto facilmente dire di no e mettersi contro la Figc. La seconda ragione è la gratitudine verso Cesare. Allenare l’Italia è il sogno di tutti”. Per il dirigente viola la Fiorentina non ha scaricato Prandelli: “Non credo che Prandelli possa dire che il club lo ha scaricato. Gli abbiamo concesso di scegliere in assoluta tranquillità se accettare la Nazionale o portare avanti i programmi stabiliti con noi. Lo abbiamo scaricato o gli abbiamo fatto un regalo? Diventerà uno dei primi cinque allenatori più conosciuti al mondo. La chiecchierata prima di Samp-Fiorentina? Chiariamo una volta per tutte. Con Cesare feci un discorso assolutamente generale sul mondo del calcio e sulle opportunità per un tecnico di valutare certe proposte. Non ho mai detto: guardati intorno”. Così Cognigni si spiega la famosa intervista di Diego Della Valle in cui emersero le prime ruggini con Prandelli: “Quando Diego parla non lo fa mai a caso. Possono sembrare scelte di pancia, ma in realtà è perchè magari sa qualcosa che non sappiamo neanche noi”. La città ha deciso di salutare Prandelli festeggiandolo: “Ritengo che certe petizioni andrebbero fatte per altre cose, ma i tifosi sono liberi di salutare un tecnico che ha dato tanto e ha lavorato bene. E credo che Cesare ringrazierà loro per l’affetto e l’appoggio ricevuto, visto che anche nell’anno in cui abbiamo perso 17 partite non è mai stato criticato. Se Cesare ha assunto questo profilo di equilibrio e serenità , che lo rende perfetto come Ct, lo deve anche alla nostra realtà “. Non possono mancare parole sul nuovo tecnico: “Aspettiamo che Corvino termini le sue consultazioni. Poi decideremo. Mi auguro che non siano scelte residuali. L’eredità di Prandelli è pesante a livello tecnico e umano, serve un uomo di personalità . A Firenze lavorerà bene, sappiamo che all’inizio andrà protetto, spero che tifosi e stampa gli diano il giusto tempo per farsi apprezzare”. Cognigni si esprime anche sul mercato e sul budget viola: “Può comprare, ha già un budget importante. Mi ha chiesto un anticipo per fare acquisti e gliel’ho concesso. Per me potrebbe anche non vendere nessuno. Ma c’è da capire chi è ancora adatto a stare con noi. Il girone di ritorno la società non lo dimentica, l’ultimo k.o. a Bari ci è costato due milioni. Leggo ancora di giocatori che vogliono valutare i programmi, sappiano che siamo noi che stiamo valutando chi merita di restare”. Possibile che in viola arrivino molte facce nuove: “Credo di sì. Comincia un nuovo ciclo. E non si deve aver paura di cambiare quando si hanno le idee chiare. E noi le abbiamo. Ai tifosi dico che dovrebbero preoccuparsi solo se fosse questa società a mollare. Ma noi non molliamo, rilanciamo”.