2016
Morosini, condanna per tre medici presenti allo stadio
Per la morte di Piermario Morosini, sono stati condannati tre medici impegnati nei soccorsi all’allora giocatore del Livorno
Piermario Morosini morì il 14 aprile 2012 sul campo del Pescara mentre giocava con la maglia del Livorno. Oltre quattro anni dopo, sono arrivate condanne per tre dei medici impegnati nei soccorsi. Un anno di reclusione al medico del 118 di Pescara, Vito Molfese, otto mesi ai medici sociali di Livorno e Pescara, Manlio Porcellini e Ernesto Sabatini. In più, condanna per i tre e per l’Asl di Pescara al pagamento di una provvisionale di 150 mila euro.
REAZIONI – La sentenza è stata pronunciata da Laura D’Arcangelo, giudice del tribunale monocratico di Pescara, nel processo di primo grado sulla morte del calciatore deceduto a soli 25 anni. «Vedere le immagini con il defibrillatore in campo vicino a Morosini e nessuno che lo utilizza fa una certa rabbia» ha dichiarato Edoardo Cesari, avvocato di parte civile in rappresentanza di Maria Carla Morosini, che ha proseguito: «Per Molfese sono emersi obblighi di responsabilità civile legati al mancato uso del defibrillatore e ai tempi di intervento, ma lo stesso grado di responsabilità va estesa agli altri due imputati Porcellini e Sabatini». Queste, poi, le parole dell’avvocato Gabriele Rondanina, difensore del medico del Livorno, Porcellini: «Il mio assistito è stato il primo a prestare soccorso a Morosini, in modo utile, necessario e tempestivo. I primi ad assolvere il mio assistito sono stati i giocatori del Livorno, che hanno voluto che restasse al suo posto senza problemi». Giuliano Milia, difensore del medico del Pescara, ha sottolineato: «I pareri degli esperti si basano su statistiche e percentuali non in grado di garantire che Morosini si sarebbe ripreso grazie all’uso del defibrillatore».