Verso la finale di Wembley: Barcellona - Calcio News 24
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2013

Verso la finale di Wembley: Barcellona

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CHAMPIONS LEAGUE BARCELLONA – Con le semifinali di Champions League alle porte, la redazione di Calcionews24.com vi propone un approfondimento su ognuna delle quattro squadre impegnate in questa ultima fase ad eliminazione diretta, prima dell’attesissima finale che si giocherà a Londra il 25 maggio 2013. La prima squadra trattata, in rigoroso ordine alfabetico, è il Barcellona.

LA STORIA NELLA COMPETIZIONE – Il Barcellona, a parte gli ultimi anni di dominio assoluto sia in Spagna che nelle competizioni europee, non ha una storia ricca di successi per quanto riguarda la Champions League: sono infatti quattro le volte in cui i blaugrana sono riusciti ad alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie, di cui tre negli ultimi sei anni. La prima vittoria risale all’edizione della Coppa dei Campioni 1991/1992, la prima in cui vennero apportate le prime modifiche alla formula della manifestazione: infatti, al posto dei quarti di finale e delle semifinali, si formarono due gironi, in cui le prime classificate si sfidarono in finale. Dopo aver superato Sparta Praga, Benfica e Dinamo Kiev, il Barcellona affrontò in finale la Sampdoria di Vialli e Mancini, battuta soltanto nei tempi supplementari da una rete dell’olandese Ronald Koeman. Da quel momento i blaugrana vissero un lungo digiuno, che terminò soltanto nell’edizione 2005/2006 grazie alla vittoria nella finale di Parigi contro l’Arsenal: dopo il vantaggio inglese firmato da Campbell, Eto’o e Belletti riuscirono a ribaltare il risultato, regalando ai tifosi la seconda Coppa della propria storia. In quegli anni stava nascendo il grande Barcellona, che successivamente avrebbe dominato in Spagna e spaventato tutte le avversarie. Tuttavia, per trovare un nuovo trionfo in Champions League bisogna andare alla stagione 2008/2009. Dopo la discussa semifinale contro il Chelsea, a cui seguirono le aspre polemiche nei confronti del direttore di gara da parte dei Blues, i blaugrana affrontarono un’altra inglese, il Manchester United, nella finalissima di Roma: allo stadio Olimpico decisero le reti di Samuel Eto’o e di Leo Messi. La quarta e ultima vittoria risale invece all’edizione 2010/2011, ancora in finale contro il Manchester United: a Wembley, Rooney riuscì a pareggiare l’iniziale vantaggio siglato da Pedro, ma il Barça dilagò nella ripresa con Messi e Villa.

IL CAMMINO – L’avventura del Barcellona  in questa edizione della Champions League è stato abbastanza regolare e con poche insidie. Il sorteggio di settembre ha visto i blaugrana inseriti nel Gruppo G insieme a Benfica, Celtic e Spartak Mosca: oltre ad un pareggio con i lusitani e una sconfitta con gli scozzesi, la squadra di Tito Vilanova non ha avuto problemi a qualificarsi al primo posto e ad accedere agli ottavi di finale. Il vero spavento è stato proprio in questa fase: il 2-0 subito a San Siro contro il Milan ha fatto tremare i tifosi, ma una grande prova al ritorno ha permesso ai blaugrana di spazzare via ogni preoccupazione grazie alla larga vittoria per 4-0. Sorteggio più abbordabile, e forse per questo più insidioso, ai quarti di finale, dove il Barcellona ha affrontato il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti: il 2-2 ottenuto a Parigi aveva fatto pensare ad una facile qualificazione, ma la rete di Pastore al Camp Nou aveva fatto crollare ogni certezza. A salvare Messi&co ci ha pensato il provvidenziale Pedro con un bel destro da fuori area. La semifinale vedrà la bella sfida con il Bayern Monaco, che dalla prossima stagione sarà allenato dall’ex Pep Guardiola.

L’ALLENATORE – Sulla panchina del Barcellona siede Tito Vilanova, allenatore ed ex calciatore spagnolo classe ’68. La sua avventura calcistica inizia proprio nelle giovanili della società catalana nel 1984, dove rimarrà sino al 1988, anno in cui esordirà in campionato con il Barcellona B: con questa maglia collezionerà 55 presenze e un gol, prima di iniziare un lungo giro in Spagna, che lo porterà a giocare con Figueres, Celta Vigo, Badajoz, Maiorca, Lleida e Elche. Abbandonato il calcio giocato nel 2000, inizia la carriera da allenatore in terza divisione spagnola, prima di tornare nelle giovanili del Barcellona. Nel 2012 la grande occasione: Pep Guardiola decide di lasciare la guida tecnica della squadra e la società decide di affidare la panchina proprio a Vilanova. Purtroppo un tumore alla ghiandola parotide e la conseguente operazione lo costringono a lasciare la panchina, nel dicembre del 2012, al suo vice Jordi Roura, che guiderà la squadra fino alla fine di marzo.

LA FORMAZIONE TIPO – Grazie alla ‘riforma’ attuata da Guardiola, il Barcellona ha reinventato un nuovo modo di disporsi in camp: abbandonata l’idea della prima punta di peso, i blaugrana si affidano alla velocità e alla classe delle sue seconde punte e agli inserimenti dei centrocampisti. Lo schema classico è un 4-3-3, con Busquets davanti alla difesa e una prima punta di movimento come David Villa
4-3-3: Valdes; Dani Alves, Piquè, Puyol, Jordi Alba; Busquets, Xavi, Iniesta; Sanchez, Messi, Villa.

I PUNTI DI FORZA – Ciò che rende il Barcellona una delle squadre più temute d’Europa è proprio la grande versatilità tattica dei propri giocatori: il fatto di non schierare una punta centrale rende difficile agli avversari trovare un vero e proprio punto di riferimento in attacco, rendendo le difese facili prede degli inserimenti dei centrocampisti. Il gioco blaugrana si sviluppa con una fitta rete di passaggi, spesso in orizzontale, finalizzati a far uscire gli avversari e colpirli grazie alla velocità e alla grande tecnica di giocatori come Sanchez, Villa e Fabregas. La grande intelligenza tattica di Xavi e il fatto di avere in squadra un signore di nome  Leo Messi, rendono comprensibile il motivo della straordinaria forza del Barcellona.

I PUNTI DEBOLI – I punti di forza possono però rivelarsi un’arma a doppio taglio: in alcune occasioni il Barcellona ha infatti dimostrato di subire tantissimo le squadre solide e forti fisicamente dal punto di vista difensivo, proprio a causa della stazza non enorme dei suoi giocatori. L’Inter di Mourinho riuscì ad eliminare i catalani dalla Champions League del 2010 proprio in questo modo, giocando una partita di attesa e contropiede. L’ultimo Barcellona ha invece dimostrato di dipendere forse un po’ troppo da Messi: la gara di ritorno con il PSG ha infatti messo in luce le difficoltà della squadra in assenza del proprio fenomeno argentino.

CURIOSITA’ E STATISTICHE – Il Barcellona ha collezionato 23 presenze nella maggiore competizione europea per club, arrivando in finale 7 volte. La vittoria più ampia è quella ottenuta nella stagione 1982/83, in cui i blaugrana distrussero l’Apollon per 8-0, mentre la sconfitta più pesante è stata inflitta dal Milan nel 1994, quando i rossoneri si imposero con un 4-0. Dal punto di vista individuale, il giocatore che ha collezionato più presenze e Xavi (151), mentre Leo Messi è il miglior marcatore con 59 reti all’attivo.