Verso la finale di Wembley: Borussia Dortmund - Calcio News 24
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2013

Verso la finale di Wembley: Borussia Dortmund

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formazione borussia dortmund ifa

CHAMPIONS LEAGUE BORUSSIA DORTMUND – Terzo appuntamento con l’avvicinamento alle semifinali di Champions League presentato dalla redazione di Calcionews24.com. Dopo aver affrontato Barcellona e Bayern Monaco, l’attenzione si sposta sull’outsider di questa competizione: il Borussia Dortmund.

LA STORIA NELLA COMPETIZIONE – Il Borussia non ha una storia ricchissima nella maggiore competizione europea per club: quella di quest’anno è la dodicesima partecipazione in assoluto e i risultati non sono mai stati esaltanti. L’unico picco è stato alla fine degli anni ’90, con la vittoria della Coppa nel 1997: dopo aver terminato la fase a gironi al secondo posto dietro l’Atletico Madrid, la squadra allenata allora da Ottmar Hitzfeld ebbe la meglio ai quarti di finale contro l’Auxerre. In semifinale incontrò il Manchester United e, grazie ad un doppio 1-0, riuscì a qualificarsi per la finale di Monaco di Baviera. In quella partita i gialloneri affrontarono la Juventus di Marcello Lippi: la gara si mise subito in discesa per il Dortmund, che si portò sul 2-0 dopo soli 34’ minuti grazie alla doppietta di Riedle; nella ripresa i bianconeri riuscirono ad accorciare le distanze con Alessandro Del Piero, appena entrato dalla panchina ma, pochi minuti più tardi, arrivò la rete del definitivo 3-1 firmato da Ricken, che regalò il primo e unico trionfo in Champions League

IL CAMMINO – Il Dortmund si presenta a questa competizione da campione di Germania ma da assoluta outsider. Il sorteggio non è molto benevolo, visto che i tedeschi vengono inseriti nel Girone D insieme a Real Madrid, Manchester City e Ajax. Tuttavia il Borussia si dimostra squadra solida e concreta, che riesce a mettere in mostra un grande gioco di squadra e ad abbinare la grande vena realizzativa ad un’ottima difesa: i gialloneri chiudono il girone imbattuti e al primo posto, con la soddisfazione della convincente vittoria sul Real Madrid. Sorteggio insidioso anche negli ottavi di finale: l’urna designa la sfida contro lo Shakhtar Donetsk, squadra che aveva dimostrato di poter mettere in difficoltà qualsiasi squadra grazie alla tecnica dei suoi giocatori. Il 2-2 in Ucraina dell’andata sembra dare più certezze al Borussia Dortmund, che al ritorno schianta gli avversari con un secco 3-0. Qualche brivido in più invece nei quarti di finale: dopo lo 0-0 in casa del Malaga, i tedeschi rischiano l’eliminazione andando sotto per 2-1 in casa sino a pochi minuti dal termine. Al 90’ però le reti di Reus e di Felipe Santana, pur fra qualche polemica, permettono al Dortmund di ribaltare il risultato e di giocarsi la semifinale contro il Real Madrid.

L’ALLENATORE – Artefice del ‘miracolo’ Dortmund è Jurgen Klopp, allenatore giovane e determinato. Nato a Stoccarda nel 1967,  inizia la sua carriera da calciatore nelle giovanili del  SV Glatten, prima di fare il suo esordio in prima squadra con il Mainz. Con la squadra tedesca Klopp colleziona 325 presenze e 52 reti, giocando inizialmente da attaccante, prima di diventare difensore. Nel 2001 decide di appendere la scarpette al chiodo e di diventare allenatore, iniziando proprio con lo stesso Mainz, dove rimarrà sino al 2008. Da quell’anno siede sulla panchina del Borussia Dortumund, con cui ha iniziato un progetto basato sulle giovanili e sulla costruzione dei nuovi campioni del futuro.

LA FORMAZIONE TIPO – Il gioco della squadra di Klopp si sviluppa soprattutto sulla fasce, grazie alla qualità di giocatori come Reus e Grosskreutz, ma la presenza di Mario Gotze al centro assicura tanti palloni d’oro per Lewandowski anche dalle zone interne del campo. La copertura ai quattro difensori è assicurata dalla presenza di due mediani in mezzo al campo, che spezzano il gioco avversario e fanno ripartire l’azione.
4-2-3-1: Weidenfeller, Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer, Gundogan, Santana, Reus, Gotze, Grosskreutz, Lewandowski.

I PUNTI DI FORZA – La forza di questa squadra è sicuramente l’intensità e la grinta messa in campo da tutti gli 11 giocatori, dovuta soprattutto agli insegnamenti di Klopp ma anche alla giovane età media del gruppo. Il lavoro svolto dall’allenatore e dalla società, ha permesso al Dortmund di schierare giocatori molto giovani e di grande qualità, in grado di mettere in difficoltà anche le grandi squadre come accaduto con il Real Madrid di Josè Mourinho. Il potenziale offensivo è qualcosa di incredibile, grazie alla presenza di giocatori del calibro di Marco Reus e Mario Gotze, con Robert Lewandowski pronto a finalizzare.

I PUNTI DEBOLI – Se da un lato la giovane età può essere un vantaggio e può permettere di affrontare le partite con un pizzico di incoscienza in più, dall’altro può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Fino a questo momento la squadra di Klopp non ha subito la pressione dei grandi appuntamenti, ma andando avanti con la competizione, la pressione potrebbe farsi sentire a causa dell’inesperienza di molti giocatori. Altro fatto da non sottovalutare è la scarsa tenuta difensiva mostrata in alcune occasioni come la gara di ritorno contro il Malaga, che per poco non ha costretto i tedeschi a lasciare la competizione. Contro una squadra come il Real Madrid, ogni disattenzione può rivelarsi fatale.

STATISTICHE – Quella di quest’anno è la dodicesima presenza in Champions League della squadra di Dortmund che, a parte quella del 1997, non è mai arrivata in finale. La vittoria più ampia è quella del 1965 contro il Floriana per 8-0, mentre la sconfitta peggiore è quella subita dal Brugge per 5-0 nel 1987.  Il giocatore con più presenze (86) è Stefan Reuter, mentre il miglior marcatore è Stéphane Chapuisat con 16 reti.