Wigan, Martinez: «Modelli? Germania e Juventus» - Calcio News 24
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2013

Wigan, Martinez: «Modelli? Germania e Juventus»

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FA CUP WIGAN MARTINEZ – Dovrà affrontare il Manchester City nella finale di FA Cup, lui che guida una squadra paragonabile al nostro Chievo Verona. I tifosi gli chiedono l’impresa, lui è pronto ad accontentarli: si tratta di Roberto Martinez, 39enne allenatore del Wigan, di cui è stato bandiera da giocatore.

«Quando ho sposato Beth, scozzese, nella cattedrale di Swansea, davanti al prete l’ho avvertita: dovrai convivere con me e con il calcio. Finora l’unione a tre funziona benissimo. Dalle mie parti ero poco conosciuto. Questo premio ha smosso l’attenzione. In finale di FA Cup ci saranno molti giornalisti catalani a Wembley. Che significa avere il calcio come amante? Significa vivere 24 ore su 24 con questa passione. Per questo mi piace il modello inglese, in cui l’allenatore è un manager che si occupa di tutto, dalla prima squadra all’accademia, fino al mercato. Alle 8 entro allo stadio, vado in ufficio e mi riunisco con lo staff. Prepariamo il lavoro del giorno, analizziamo i dati dell’allenamento precedente e alle 11.30 siamo in campo con la squadra. Pranzo leggero, poi torno in ufficio per inserire i dati al computer, aggiornare le tabelle dei giocatori, occuparmi dell’accademia e vedere i video. Esco dallo stadio alle 7 di sera e rientro a casa, dove spesso mi capita di seguire le partite alla tv.  Il calcio per me è matematica. I numeri, le tattiche e le formule sono matematica pura», ha spiegato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per la rubrica ExtraTime.

Martinez ha poi parlato dei suoi punti di riferimento e delle sue idee: «Il Milan di Sacchi ha segnato un’epoca. Poi il Barcellona di Guardiola. Oggi i modelli sono la Germania e la Juve di Conte. Tra gli allenatori, considero Bielsa un genio. Mi piace la flessibilità. Lo scorso anno abbiamo praticato spesso il 3-4-3. Questa stagione siamo passati al 4-3-3, ma in realtà cambiamo spesso modulo in corsa. Non possiamo spendere grosse cifre sul mercato e quindi ci servono calciatori con caratteristiche ben definite: ottima tecnica e duttilità tattica. Mancini è un grande tecnico ed è riuscito a rompere il monopolio United-Chelsea-Arsenal. Per questo in Inghilterra non lo amano. Che cosa mi piace della Premier League? A parte i soliti discorsi su stadi e organizzazione, a livello tecnico dico il dinamismo del Tottenham, l’eleganza del City, la filosofia dell’Arsenal e la mentalità vincente dello United. I giocatori? Bale è il top. Poi Silva, Rooney, Aguero e Van Persie. Salvezza o FA Cup? Il massimo sarebbe restare in Premier e conquistare la FA Cup, ma la priorità è mantenere la categoria. Arrivare in finale di Coppa è un risultato straordinario e ci consentirà di partecipare all’Europa League. Il Wigan in Europa è un evento storico».