David Beckham, una carriera da star - Calcio News 24
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2013

David Beckham, una carriera da star

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BECKHAM RITIRO – «E’ il momento giusto per chiudere la mia carriera, ora che indosso la maglia del PSG e gioco ancora ad alti livelli». Sono le parole di David Beckham che ieri, a 38 anni appena compiuti, ha deciso di abbandonare il mondo del calcio per dedicarsi a nuovi progetti di vita. Finisce dunque così la carriera di uno dei più talentuosi e chiacchierati giocatori degli ultimi 20 anni, sulle copertine di tutti i giornali per meriti sportivi e per la vita da Star di Hollywood condotta fuori dal campo. Non è stato mai banale l’inglese, è riuscito a sfruttare il proprio successo senza mai eccedere, diventando un modello per le generazioni a seguire, un modello di cui il calcio moderno sente troppo il bisogno per potergli dire addio senza un minimo di tristezza.  Una carriera vissuta al massimo, indossando le maglie delle più grandi squadre del mondo: dal Manchester United al Real Madrid, dal Milan ai Los Angeles Galaxy per chiudere con il Paris Saint Germain. Cresciuto in un sobborgo di Londra, suo padre riuscì a trasmettere al piccolo David il tifo per il Manchester United, portandolo spesso all’Old Trafford e coltivando un sogno che si realizzò qualche anno dopo:  quello di vestire la maglia dei Red Devils. Beckham passa qualche anno in giro per le società giovanili sparse per l’Inghilterra, ma a 16 anni arriva la grande occasione: firma un contratto come Youth Training Scheme col Manchester United e decide di abbandonare gli studi per dedicarsi completamente al suo sogno: riesce a realizzarlo l’anno successivo facendo il proprio esordio con la prima squadra nella partita di Coppa di Lega contro il Brighton&Hove. Da quel momento, dopo la firma del suo primo contratto da professionista, inizia una lunga e proficua scalata al successo. Sir Alex Ferguson decide di dare spazio a qualche calciatore delle giovanili, tra cui Beckham: quella squadra riesce nell’impresa di vincere Premier League ed Fa Cup, con il centrocampista inglese autore di 8 reti in 40 presenze ufficiali. E’ in questo momento che inizia la vera carriera di Beckham, fino a diventare una delle leggende del Manchester United. Nel 1997 riceve la maglia numero 10, l’anno successivo decide di prendere il numero 7 appena lasciato libero da Cantona. La notorietà di Beckham comincia a crescere, creando anche qualche dissapore con Ferguson che non accetta tutte queste distrazioni per un suo giocatore, tanto da far parlare i giornali di un imminente addio del centrocampista ai Red Devils. Tuttavia nel 2002 firma un nuovo contratto con il Manchester United e, con le sue 90mila sterline a settimana, diventa il calciatore più pagato al mondo. Conclude la sua carriera in Inghilterra nel 2003 con all’attivo 6 Premier League, 2 Coppe d’Inghilterra, 2 Charity Shield, una Champions League e una Coppa Intercontinentale.

Quell’anno passa al Real Madrid per 35 milioni di euro firmando un contratto quadriennale da 6 milioni annui. Sceglie la maglia numero 23 e fa il suo esordio in Supercoppa di Spagna nella partita, vinta, contro il Maiorca. Nonostante quella squadra fosse piena di grandi campioni come Raul, Zidane o Ronaldo, Bechkam riesce a vincere soltanto una Liga e una Supercoppa Spagnola con la maglia delle ‘Merengues’. Dopo l’arrivo di Fabio Capello il centrocampista rimane un po’ ai margini della squadra: il tecnico italiano decide di adottare un modulo diverso rispetto a quello del passato e gli preferisce Reyes sulla fascia destra. Alla scadenza del contratto, nel 2007 annuncia di aver firmato per la stagione successiva con i Los Angeles Galaxy. In America Beckham vive come una vera star, firmando contratti milionari con gli sponsor, ma mantiene sempre la professionalità che lo ha contraddistinto per tutta la sua carriera: continua ad allenarsi con grande intensità e sfodera buone prestazioni in campo, seppur in un campionato ancora poco competitivo come la MLS. Nel 2008 arriva la possibilità di trasferirsi al Milan in prestito, approfittando della pausa del campionato americano. L’inglese resta in rossonero per 6 mesi, totalizzando 20 presenze e due reti, prima di tornare nuovamente in America. Per qualche anno continua a sognare di giocare nuovamente in Europa e a grandi livelli e, nel 2012, decide di accettare l’offerta del Paris Saint Germain: il suo esordio ufficiale avviene il 24 febbraio 2013, ma la sua avventura in Francia dura poco.

Ieri la notizia dell’addio al mondo del calcio, David Beckham lascia dopo una carriera vissuta al massimo anche con la Nazionale inglese, con l’unico cruccio di non aver mai vinto un titolo con la squadra dei ‘Tre Leoni’.