2009
Un grande uomo
Milano rossonera ha appena salutato Leonardo, con affetto, stima ed anche rabbia, perchè non riesce a spiegarsi il motivo di un divorzio “consensuale”, quando la squadra, la dirigenza, lo stesso Galliani e tutti i tifosi sono con l’allenatore.
Ma si sa, il calcio è spesso una rappresentazione allegorica fedele della vita, dove le decisioni di “qualche” potente possono decretare le sorti di tante persone.
Il tecnico brasiliano termina il suo positivo campionato a 70 punti, e con la consapevolezza di avere creato, per lunghi tratti del Campionato, insieme alla Roma, parecchi grattacapi all’Inter, nonostante i due derby persi molto malamente. Ed in una stagione dove da Settembre si da per scontata l’affermazione nerazzurra, oltre alla Roma, tutt’ora in corsa per il titolo, una menzione particolare se la merita proprio Leonardo, che ha per giunta il merito di aver scoperto e valorizzato due ragazzi talentuosi (Abate ed Antonini a dispetto dei più blasonati Zambrotta e Jankulovski), in ruoli per loro inconsueti (come terzini), rigenerato Ronaldinho, che in molti davano per “finito”, e di non aver fatto sentire la mancanza di uno dei più forti giocatori del mondo, Kakà , ceduto in estate e mai sostituito adeguatamente.
In condizioni del genere si capisce l’amore che i tifosi stasera, e non solo, gli hanno dimostrato, per tutto quello che ha fatto per il Milan da giocatore, da dirigente e da allenatore: un ruolo che lui stesso non ha mai affermato di prediligere, ma nel quale ha dimostrato competenza e professionalità .
Termina il suo campionato con 15 punti di vantaggio sulla Vecchia Signora per esempio, nonostante una rosa nettamente inferiore e zeppa di giocatori anziani e poco motivati, che fino ad 1 mese fa potevano vantarsi di credere ancora nello scudetto.
Ma il plauso più importante va al Leonardo persona, per le sue qualità umane, quali educazione, sobrietà ed intelligenza, che l’hanno portato a gestire e sopportare una pressione soverchiante ed indebita, da parte di chi aveva costretto a scappare lo stesso Ancelotti, che oggi festeggia il Double in Inghilterra.