A cinque giorni dal derby di Roma la redazione di Calcio News 24 ha contattato in esclusiva Beppe Signori, simbolo della Lazio e uno degli attaccanti italiani più prolifici di sempre, che ha risposto a 360 gradi su Lazio, derby, serie A e molto altro.

Domenica c’è il derby di Roma, lei è stato uno degli idoli e dei simboli della Lazio e della curva Nord. Che idea si è fatto di questo momento difficile che sta attraversando la squadra di Ballardini?

La Lazio sta vivendo un momento di difficoltà , è vero, ma il derby può essere la partita della svolta. Una vittoria potrebbe dare quella carica mentale e quella fiducia che ora sembrano mancare. Di solito queste sono partite a sè, non esistono pronostici. Quando giocavo io vinceva sempre la squadra sfavorita, quella che arrivava al derby con più difficoltà .

Ma un’eventuale sconfitta potrebbe davvero far precipitare la Lazio nel baratro della classifica, i biancocelesti rischiano veramente di dover lottare fino alla fine per non retrocedere?

Per l’organico che ha la Lazio meriterebbe un’altra classifica. In squadra ci sono ottimi giocatori di livello internazionale, ma se non si inizia a vincere i rischi ci sono. Ripeto: il derby è la partita giusta per cambiare la stagione, c’è bisogno di una svolta e domenica, con una vittoria, questa svolta potrebbe arrivare.

Continuando a parlare di Lazio cosa pensi dei casi di Pandev e Ledesma?

Pandev e Ledesma sono due giocatori importanti, due che negli anni passati hanno sempre fatto la differenza. Non giocano perchè la società  ha scelto così ed avrà  avuto i suoi motivi. E’ una scelta di Lotito e va rispettata, certo, vista dal di fuori questa situazione è complicata, è difficile esprimere un giudizio, comunque sia da tifoso e da spettatore dispiace non vedere giocare due protagonisti del genere che tanto hanno dato alla Lazio.

Chi invece gioca sempre nella Lazio è Zarate. C’è chi lo ritiene già  un fuoriclasse, chi solo un buon giocatore. Quest’anno ha segnato solo una rete, anche per lui il derby potrebbe essere la partita della svolta?

Certamente. Zarate ha un potenziale enorme, può diventare un fuoriclasse. E’ ancora giovane e per questo deve maturare sotto molti aspetti, soprattutto nel gioco di squadra, ma il talento c’è e il ragazzo è destinato ad un brillante futuro, a diventare veramente un grande.

Parlando del Campionato , lo considera già  finito o pensa che Juventus e Milan possano ancora insidiare l’Inter?

L’Inter è una grande squadra, in questi 4 “? 5 anni è stata la più continua, ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto alle altre. La Juve e il Milan però sono là  e l’unica modo che hanno per riaprire un campionato che appare destinato a concludersi come gli altri anni, è quello di vincere gli scontri diretti ed accorciare la classifica. Per questo domenica la Juventus ha una grande opportunità , quella di recuperare, seppur ancora in parte, lo svantaggio dalla squadra di Mourinho.

Top team a parte, qual è la squadra della nostra Serie A che la diverte di più?

Sicuramente il Genoa di Gasperini: gioca un calcio spettacolare, soprattutto in casa. Hanno corsa, qualità , intensità  e anche quest’anno stanno facendo molto bene.

Chi è la sorpresa del campionato?

Ci sono varie squadre che stanno facendo bene e che stanno stupendo tutti, penso al Cagliari di Allegri, al Bari di Ventura o al Parma di Guidolin. Giocano un ottimo calcio, sono organizzate e stanno insidiando i grandi team nelle zone alte della classifica. Grazie a loro, mai come quest’anno il campionato è così competitivo.

A questo campionato manca un personaggio come Zeman?

Zeman per me è stato un maestro, un punto di riferimento, per questo la mia risposta non può essere che si. Lui è un grande conoscitore di calcio, una persona che avrebbe ancora molto da dare al nostro movimento, di Zeman l’Italia ne avrebbe ancora bisogno. Io mi auguro che possa tornare.

Signori lei è stato uno dei più grandi attaccanti del nostro calcio, guardandosi in giro vede un nuovo Beppe Signori, un giocatore che ricorda il suo modo di giocare?

Due nomi su tutti: Pasquale Foggia e Giuseppe Rossi. Il primo per caratteristiche fisiche e tecniche, anche se lui, a differenza mia, gioca più lontano dalla porta, è meno bomber. Il secondo invece per il suo sinistro: potente e preciso. Credo che tra i giocatori italiani questi due siano i più simili a me.

Oggi è uscita la notizia ufficiale che Messi ha vinto il pallone d’oro.

Penso che nessuno meritasse il premio più di Messi. Lo considero il giocatore più forte del mondo. Poi ha vinto tanto l’anno scorso insieme ai suoi compagni del Barcellona, quindi questo riconoscimento è più che meritato.

Un’ultima domanda, Sconcerti nel suo ultimo libro ( Storia delle idee del calcio) fa questo ritratto di lei: “Penso che Beppe Signori sia stato uno dei giocatori più sottovalutati. Ha segnato veramente tanto e per tanto tempo. Non è riuscito a essere l’uomo di una generazione solo perchè ha dovuto coesistere con Baggio. Credo che Sacchi nella sua nazionale, se avesse potuto, avrebbe sempre schierato Signori al posto di Baggio. Dovendo cercare una soluzione, scelse di lasciare Baggio a fare l’attaccante e spostò Signori a fare il tornante sulla fascia sinistra.” Era a conoscenza di queste parole?

No non ne ero a conoscenza. Che dire? In quel mondiale Sacchi optò in quel modo e quella scelta ci portò in finale contro il Brasile. Per la nostra struttura fisica non potevamo giocare insieme in avanti, uno di noi si sarebbe dovuto sacrificare sulla fascia e lo feci io. Fu una bella avventura, peccato solo per il finale amaro.

La redazione di Calcionews24 ringrazia Beppe Signori per la sua squisita disponibilità .

Francesco Aquino