2013
Lazio, Valeri: «Razzismo? Lotito sbaglia»
Il direttore dell’Osservatorio sul razzismo ha commentato l’ennesima punizione alla Lazio.
RAZZISMO LAZIO VALERI – Altro match a porte chiuse per la Lazio, che non potrà contare sul sostegno dei propri tifosi contro l’Apollon in Europa League a causa dei cori razzisti intonati dai sostenitori biancocelesti nel match contro il Legia Varsavia. A tal proposito il direttore dell’Osservatorio sul razzismo e l’antirazzismo è intervenuto: «Nel circuito Uefa le regole sono molto più rigide, non si sgarra. Non conta più solo l’arbitro o il delegato: l’Uefa ha delle persone in ogni settore dello stadio. E a differenza del passato ora non conta più se una parte del pubblico si dissocia. Il club è nel mirino, non a caso è nella black list dell’Uefa. Ma non parliamo di complotto», ha dichiarato Mauro Valeri a “La Gazzetta dello Sport”.
Il noto sociologo ha poi fornito dei suggerimenti al patron biancoceleste Claudio Lotito: «Sbaglia strategia. La maglia «No racism» è un palliativo. Dovrebbe fare 3 cose: concordare una linea comune con l’Uefa, piuttosto che difendersi dalle accuse. Secondo: investire in una campagna antirazzismo nelle scuole calcio. Terzo: individuare i colpevoli e non farli più entrare allo stadio. Ma in Italia ci sono troppe commistioni tra squadre e tifosi, come dicono Capello e Giampaolo. La Lega, con i soldi delle multe (un anno fa 500 mila euro), spieghi ai giovani cos’è il razzismo, invece di pagare le spese di segreteria. Il Liverpool ha regalato ai fan un libretto su cosa dire e non dire allo stadio. Da noi i tifosi dell’Inter decidono di non fare «buu» a Balotelli per non risultare razzisti, poi vanno allo stadio con le banane..».