L’ad bianconero tra razzismo, momento bianconero e calciomercato.

CALCIOMERCATO JUVENTUS MAROTTA – A margine del Premio Liedholm, l’amministratore delegato della Juventus ha parlato del tema caldo del razzismo, facendo autocritica: «Nella famosa riunione del Consiglio Federale dello scorso 5 agosto a Roma, in cui sono state inasprite le pene, noi dirigenti di club abbiamo clamorosamente sottovalutato il tema. L’abbiamo preso troppo alla leggera. E così ora siamo rimasti spiazzati di fronte a certe decisioni degli organi di giustizia sportiva. Io non posso che essere totalmente d’accordo con Platini quando parla della minoranza dei tifosi violenti che devono essere il vero bersaglio da colpire e da stangare. Con l’aiuto e l’intervento delle forze dell’ordine e dei Governi prima ancora che con le decisioni del Giudice Sportivo. Giocare a porte chiuse, in uno stadio vuoto, non è più calcio», ha dichiarato Beppe Marotta, come riportato da “Tuttosport”.

CRITICHE ASPRE – Il dirigente bianconero è poi passato all’analisi del momento della squadra: «È vero che subiamo troppi gol e troppo spesso andiamo sotto 0-1, sotto questo aspetto dobbiamo migliorare e presto. Conte è il primo a saperlo. Tuttavia mi permetto di sottolineare che certe critiche sono state davvero aspre nei confronti di una squadra che, conti alla mano, sta tenendo un rendimento assolutamente simile a quello della scorsa stagione. Sei vittorie e un pari in campionato dopo sette giornate, due punti nel Girone di Champions League dopo altrettante partite. Real Madrid? Sono convinto che la Juve possa battere gli spagnoli. Fra l’altro è già successo, e pure parecchie volte, in passato. La storia insegna. Dobbiamo ispirarci al Borussia Dortmund, che pur non essendo il Bayern, la scorsa stagione ha eliminato il Real e poi sfiorato la conquista della Coppa raggiungendo la finale di Wembley».

JANUZAJ – Marotta si è poi spostato sul tema calciomercato ed in particolare ha commentato le voci sull’interesse per Adnan Januzaj del Manchester United: «Temono un altro caso Pogba? Hanno ragione, però francamente non si capisce come siano giunti a 8 mesi dalla scadenza del contratto senza ancora riuscire a rinnovarglielo…».