2013
Napoli, De Magistris: «San Paolo? Azionariato popolare!»
Il primo cittadino del capoluogo campano sullo spinoso problema del San Paolo.
NAPOLI DE MAGISTRIS – Intervenuto all’indomani della visita della Nazionale a Quarto, il sindaco di Napoli ha commentato l’iniziativa dell’Italia e le polemiche sulla discriminazione territoriale: «E’ un bene che la Nazionale si sia schierata anche a favore della Terra dei Fuochi e contro il razzismo. Discriminazione territoriale? Io sono orgoglioso di essere meridionale. E non sarò mai un meridionale che si lamenta, abbiamo la dignità e le capacità per farcela da soli. Non siamo zavorra, per il Paese, ma una risorsa», ha dichiarato il primo cittadino Luigi De Magistris a “La Gazzetta dello Sport”.
SAN PAOLO – Inevitabile il discorso relativo alla ristrutturazione dello stadio San Paolo: «La struttura è bella, ma in sofferenza. L’ultimo incontro con De Laurentiis è stato molto importante, a fronte di altri più complicati. C’era stata una manifestazione di interesse ed un’offerta importante per un nuovo stadio a Ponticelli, progetto non andato a buon fine anche per il no deciso dello stesso De Laurentiis. Il nuovo San Paolo sarà dei cittadini. Quando parlo di azionariato popolare intendendo proprio questo, pur rispettando gli investimenti privati. Col Napoli dovremo definire immediatamente la transazione visto il credito che vanta il Comune nei confronti della società. Poi c’è la convenzione che scade a maggio 2014 e lì, nel rinnovo, dobbiamo inserire la costruzione del nuovo stadio. Non mi preoccupa la formula giuridica, perché quella la si trova. Bisogna garantire chi ha intenzione di investire sul San Paolo. Rapporti con De Laurentiis? Buoni, siamo personalità forti con caratteri difficili. Non sono mancati momenti di tensione e di difficoltà. Io non mi spavento affatto se lui dice che va a giocare a Caserta, so difendere il mio ruolo».