2013
Roma Napoli, Totti e Callejon chiavi di svolta
Tutti i fattori della supersfida dell’Olimpico
SERIE A ROMA NAPOLI – E’ la settimana di avvicinamento alla supersfida dell’Olimpico: si affrontano Roma e Napoli, rispettivamente prima e seconda forza del campionato. Giallorossi da record, punteggio pieno con miglior attacco (20) e difesa (1) del torneo: partenopei a ruota condizionati dall’unico passo falso al San Paolo contro il Sassuolo. Non manca alcun ingrediente per una partita eccellente.
TOTTI L’AGO DELLA BILANCIA GIALLOROSSA – Sì, perché questa Roma ha incentrato buona parte delle sue velleità sulla velocità nelle ripartenze, dove si tenta di sfruttare in particolar modo gli spazi sulle corsie laterali: da qui la circostanza di preferire più volte i vari Florenzi e Gervinho – che fanno dell’atletismo il loro tratto distintivo – al più talentuoso ma in tal senso meno esplosivo Adem Ljajic. Il punto fisso del tridente offensivo resta l’immortale Francesco Totti perché è proprio lui l’unico a poter innescare la rapidità degli esterni quando la ripartenza non inizia nella metà campo giallorossa (vero e proprio contropiede in tal caso). Eppure anche in circostanze del genere si guardi al gol del definitivo 0-3 di San Siro inflitto all’Inter di Mazzarri: è proprio capitan Totti a ricevere palla al limite della sua area di rigore e ad uscire da una tripla marcatura in maniera così sublime come riesce soltanto ai grandissimi campioni di questo sport.
CALLEJON PUO’ GIOCARE UN RUOLO FONDAMENTALE – Mettendo un attimo da parte le pretattiche del caso in merito a presunti infortuni o rischi derivanti dagli impegni delle nazionali, l’unica assenza certa è quella che spetta allo squalificato Federico Balzaretti: chi al suo posto sulla corsia sinistra? Due le ipotesi: il trasloco di Torosidis – che però nella scorsa stagione ha dimostrato di essere a suo agio essenzialmente nel versante destro di competenza – o il più probabile impiego del sostituto naturale Dodò. Che finora ha mostrato qualità più interessanti in fase di spinta che nel complesso della tenuta difensiva: in tal senso un avversario del genere di Josè Maria Callejon può risultare letale. Vero e proprio assassino degli spazi, sembra eclissarsi alle volte dal corso della gara ma appena gli si lascia un metro lui lo aggredisce con scelta mostruosa dei tempi e qualità nella giocata.
GLI ALTRI FATTORI – Circostanze importanti, forse decisive, poi è chiaro che la partita ruoti intorno ad una marea di ulteriori fattori che vanno dai singoli episodi alla qualità complessiva che le due squadre saranno in grado di immettere nella propria proposta calcistica. Superfluo fare nomi: le due squadre sprizzano di salute e vivono un momento che alla fine dei conti sarà probabilmente ricordato come il più brillante. Roma e Napoli giocano e rendono ai limiti della perfezione e si incontrano nel momento giusto: terzo esame di maturità per una Roma chiamata ad una stagione costantemente sotto esame dopo due frustranti delusioni nelle recenti annate, importante step di affermazione per un Napoli che sembra aver oltrepassato quei limiti caratteriali che non gli hanno permesso nel recente passato di ottenere risultati addirittura migliori di quanto conseguito sotto la gestione Mazzarri. Non ci resta che attendere dunque: sfida imperdibile per gli amanti della materia.