Secondo lei è in atto una persecuzione da parte di Equitalia nei confronti del suo assistito, Diego Maradona?
“Sicuramente quando si chiedono soldi a un cittadino, tra l’altro straniero in questo caso, che si sa non essere responsabile, non essere un evasore fiscale ma solamente, purtroppo, vittima di un disguido e di una scadenza dei termini, sicuramente non è una bella cosa ed è una persecuzione. Maradona non è mai stato un evasore fiscale, non hai violato le leggi fiscali, l’unica cosa che gli si potrebbe attribuire è la mancata difesa tempestiva dei termini. In Italia non esiste una sanzione per chi non si difende, quindi se un soggetto non si difende da un reato che non esiste ovviamente non può essere ritenuto colpevole.”

Quest’oggi Equitalia ha dichiarato di voler pignorare i proventi dei dvd in suo onore pubblicati dalla Gazzetta dello Sport.
“Io non so cosa Equitalia vuole continuare a fare. Sembra ridicolo pignorargli gli orecchini, l’orologio, poche centinaia di migliaia di euro, certamente non si vanno a recuperare i presunti milioni che loro vogliono. La cosa che deve essere chiara: se anche fosse, ma non lo è, Maradona responsabile di qualcosa, l’evasione non è di 33 milioni come pubblicizza Equitalia ma sono frutto di spese, quindi è anche falso dire che Maradona deve 39 milioni perchè la sorte capitale è di appena sei milioni di euro che con gli interessi e le altre voci incontrollabili arrivano a 39 milioni. Quello che fa Equitalia, con le continue minacce rimarranno a loro perchè noi non cadiamo in queste provocazioni. Maradona è una persona che sa bene come comportarsi, ha chiarito quel gesto dell’ombrello, non voleva offendere nessuno, ha grande rispetto dei nemici come Equitalia, tanto è vero che ha nominato un avvocato per difendersi come tutti contruibenti, non ha chiesto sconti ne condoni. Lui è sicuro di non aver ha mai evaso un euro e quindi farà tutto l’iter giudiziario fino alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, ovviamente è estraneo ad ogni addebito e questo Equitalia lo sa benissimo. Tra l’altro Equitalia è stata costituita negli anni novantanove duemila, non esisteva ai tempi della presunta controversia tra Maradona e il Fisco, quindi è soltanto un ente di riscossione e vuole continuare a portare a termien questa pretesa nel merito inesistente nei confronti di Maradona.”

Lei ha dichiarato che Equitalia sembra volersi fare della pubblicità utilizzando il nome di un personaggio cosi famoso come lo è Maradona.
“Io veramente ho detto una cosa più precisa, sembra strano che Equitalia, una società che lavora per lo Stato Italiano,quasi un organo quindi istituzionale, fa una notifica e contemporaneamente un comunicato stampa. Perchè ovviamente non vedo l’utilità, per una società che non vuole farsi pubblicità di fare un comunicato stampa per ogni azione che fa. Chi fa un comunicato stampa cerca visibilità, non lo dico io ma i fatti.”

Si sente di dire qualcosa a tutti quei cittadini che si sentono offesi dal comportamento di Diego?
“Ma sinceramente io non ho incontrato nessun italiano che si senta offeso dal comportamento di Diego, e io di persone ne conosco molte a Milano, a Napoli, a Bologna e a Catanzaro. Dal punto di sportivo possiamo vedere dei tifosi che non tifano per il Napoli e per Maradona, gli italiani conoscono questo organo di riscossione e sanno cosa si subisce, si patisce, quando arrivano delle cartelle esattoriali, quando si entra negli uffici di Equitalia. Sicuramente loro hanno un ruolo scomodo e per questo vanno rispettati due volte, ma sicuramente non è vero che gli italiani che si sentono offesi. La cosa più ridicola che ho sentito è che con i soldi di Maradona si potrebbe costruire scuole, io rispondo che per costruire questi servizi, come ha detto Diego, basterebbe ridurre gli stipendi di tanti politici o di manager e anche dell’economia veramente nascosta che c’è in Italia.”