2013
Se la Roma è da scudetto lo è anche la Fiorentina
Valore complessivo e potenziale (ancora inespresso) da sogno
SERIE A FIORENTINA – Che Napoli e Juventus siano le realtà più strutturate per concorrere sul lungo periodo alla lotta scudetto è assunto più o meno condivisibile: meno lo è forse l’opinione per la quale, se viene considerata la Roma squadra da titolo dopo lo straripante avvio di campionato, tale accreditamento vada riservato anche alla Fiorentina di Montella.
IL VALORE DELLA SQUADRA – Sebbene l’attuale classifica racconti altro, il valore complessivo della Fiorentina non può essere ritenuto inferiore a quello della Roma: nove punti di scarto, ok, ma siamo soltanto all’inizio e la squadra di Montella ha ingenuamente buttato via tanti punti. Vedi in primis le sfide contro Cagliari e Parma all’Artemio Franchi, con i viola in pieno controllo delle operazioni e clamorosamente beffati nei battiti finali delle due gare: quattro punti in più, cinque se consideriamo l’assurda sconfitta rimediata in quel di San Siro contro un’Inter dominata sul piano della prestazione. La Fiorentina ha ad oggi subito qualche gol di troppo ma ha un organico piuttosto completo: tra i pali scelta rischiosa quella di puntare tutto su Neto, la compattezza generale della retroguardia va affinata ma dal centrocampo in avanti è uno spettacolo di qualità e risorse alternative.
POTENZIALE DA SOGNO – Le caratteristiche totali del genio di Borja Valero, la sapiente regia di un Pizarro che sta pian piano smaltendo la rabbia accumulata nel tribolato finale della scorsa stagione, l’esplosività atletica e tecnica di un devastante Cuadrado, qualità ed inserimenti di Aquilani, esperienza e voglia di rivalsa dello scaricato Ambrosini, la seconda gioventù di capitan Pasqual, le alternative pronte o in rampa di lancio nei nomi di Mati Fernandez, Bakic, Wolski e Matos, l’estro e i gol di un Ilicic che come al solito si lascia attendere, la crescita e l’ambientamento di Joaquin, i numeri di un attacco pazzesco che vive sulle spalle larghe del fenomeno Rossi e della certezza Mario Gomez. Vi siete mai domandati quante squadre in Europa possano vantare un tandem offensivo del genere? Probabilmente no.
LE ASSENZE DI OGGI IL VALORE AGGIUNTO DI DOMANI – E’ questo l’aspetto che lancia la Fiorentina: nessuno ha mai valutato in pieno la portata di tale coppia d’attacco proprio perché ad oggi si parla di minuti disputati insieme e non di partite. Con un Giuseppe Rossi non ritrovato ma decisamente qualcosa in più – capocannoniere indiscusso del torneo e campione vero in grado di trascinare i suoi compagni con una tripletta ai rivali storici nonché reduci da due scudetti consecutivi – il prossimo rientro di Mario Gomez si rende ancor più carico di attese ed interrogativi. Quesiti che si impongono più per la concorrenza che per i viola: dove può arrivare questa Fiorentina con i suoi attaccanti in campo? Considerando la mole di gioco prodotta da un centrocampo che si sta riassettando e le idee di un allenatore ambizioso e dinamico il futuro può essere esaltante. Troppo presto per dare un obiettivo definito, occorrono segnali ulteriori ma la tendenza è positiva e la convinzione personale resta quella di una Fiorentina a cui non manca nulla rispetto alla Roma per recitare un ruolo da assoluta protagonista.