2013
Quando sei forte ti dicono che sei fortunata
Analisi del momento magico vissuto dalla Roma di Garcia: è già la Roma dei record
SERIE A ROMA – La legge dei tre punti. Quella che oramai vige in casa giallorossa e quella alla quale l’intero campionato italiano si sta inchinando: Conte parla di effetto-oscuramento su quanto di ottimo realizzato da Napoli e Juventus, la lista delle lodi è talmente folta da far pensare che le stesse siano assolutamente meritate.
UNA VITTORIA DIVERSA – Quella degli attributi, parafrasando capitan Totti. Che ha ragione. L’assenza del suo faro non ha scalfito le convinzioni del gruppo, la cui fiducia non è venuta meno neanche dopo quell’espulsione di Maicon che aveva lasciato intendere esiti diversi: magari non la sconfitta, ma neanche l’ennesima vittoria di una squadra che sta lasciando tutti a bocca aperta. Incantati i suoi tifosi, senza fiato gli inseguitori ora costretti a non sbagliare un colpo per restare quantomeno in scia della capolista. All’opera il partito dei detrattori: alla Roma gira tutto bene. E’ vero, qualche legno ha avvicinato le strade di Roma e buona sorte, ma ridurre al caso l’avvio choc della banda Garcia è riduttivo e non fa onore. Se sarà destino vincente soltanto il tempo potrà dirlo ma alla fine chi trionfa non lo fa mai per caso.
IL SEGNALE DEL FRIULI – Nel corso delle stagioni esistono dei momenti chiave, impossibile celarlo: al momento della sciocca espulsione di Maicon in pochi avrebbero puntato un euro sul colpo esterno della Roma. A tutti invece è balenato per la mente tale pensiero: se vincono pure questa sono forti davvero. Il segnale che scaturisce dal gol di Bradley è a caratteri cubitali: questa Roma non trema, non è a mancanze caratteriali che possono appellarsi le sue concorrenti. E non è fattore da poco considerando le rovine da cui è reduce la Roma delle ultime tre stagioni. La questione dunque si sposta sul piano strettamente tecnico: Rudi Garcia ha a disposizione un organico da scudetto? O almeno una rosa che, se valorizzata al massimo, possa diventarlo?
I CONTI CHE NON TORNANO – Il piano tecnico, si diceva: allora come spiegare razionalmente una squadra che non ha funzionato quando ha speso e che vola dopo aver risparmiato? Investimenti onerosi nei primi due anni del nuovo corso statunitense e risultati ben oltre una generale crisi di nervi. Poi cedi in un solo colpo il sopravvalutato Marquinhos, il potenziale fenomeno Lamela e bomber Osvaldo, chiudi il bilancio di mercato con un attivo record e vinci le prime nove gare di campionato. Diverse le ragioni: Marquinhos da impacchettare e spedire a quelle cifre, Lamela ed Osvaldo sì giocatori di valore ma probabilmente non uomini spogliatoio. Gruppo invece rinsaldato dalle motivazioni di profili esperti e/o di massimo spessore caratteriale quali De Sanctis, Maicon, Benatia e Strootman. Il resto lo ha fatto, difficile ammetterlo per uno zemaniano doc quale l’autore dell’editoriale, una guida tecnica in grado di incidere più di quanto sia riuscito alle scommesse Luis Enrique e Zeman. Era una scommessa anche Garcia, vero, ma non sempre una scommessa si traduce in una sconfitta. Per lo scudetto c’è tempo e soprattutto c’è da fare meglio sul lungo termine rispetto ad una concorrenza di livello assoluto secondo l’opinione personale più attrezzata della Roma. Ma dopo la sommossa post 26 maggio già starne qui a parlare sa di miracolo.