Secondo l’ex centrocampista giallorosso per la roma non sarà facile vincere lo scudetto.

SERIE A ROMA TOMMASI – Uno dei titolari della Roma che vinse nella stagione 2000/01 il terzo scudetto, Damiano Tommasi ha provato ad individuare delle analogie tra la squadra di Rudi Garcia  e quella di Fabio Capello: «Nel carattere e nella grinta. La “mia” Roma, però, era una squadra costruita dall’inizio per vincere. A partire dall’allenatore, senza contare che era composta da campioni affermati. Quella attuale ha a disposizione una buona rosa che sta raccogliendo due anni di lavoro di un certo tipo, ma ritengo che sia ancora prematuro fare dei confronti.Nessuno poteva attendersi un exploit del genere e la semplicità con le quali sono arrivate queste vittorie», ha dichiarato a “Tuttosport” il presidente dell’AIC, storica associazione italiana dei calciatori.

L’OMBRA DI CAPELLO – Tommasi ha poi rivelato cosa lo ha sorpreso: «La serenità con la quale affrontano le partite e lo scatto d’orgoglio che i calciatori hanno avuto rispetto alla passata stagione che si era conclusa con la sconfitta del 26 maggio. C’è anche da dire che non hanno commesso ancora un passo falso e in quel momento sarà interessante vedere come reagiranno. Cosa ha portato di nuovo Garcia? A livello tattico non molto. E’ stato bravo ad entrare immediatamente in sintonia con la mentalità della squadra che in una città come Roma è fondamentale. E’ poi riuscito a toccare le corde giuste per dare ai calciatori la serenità necessaria per affrontare una stagione molto delicata. Capello quando è arrivato alla Roma era già Capello, un allenatore di primissimo livello. Garcia ha certamente una forte personalità anche se per me è difficile paragonarli perché Capello lo vivevo quotidianamente e sapevo quanto era bravo a tenere a freno l’entusiasmo. Conosceva benissimo l’ambiente e le sue insidie, Garcia magari lo conosce meno ma sta imparando a comprenderlo in fretta».

SCUDETTO – Sulle chance scudetto dei giallorossi, Tommasi ha aggiunto: «Lotterà sino alla fine per un posto in Champions, avendo il vantaggio di non avere competizioni europee, ma arrivare primi è difficile. Per vincere il campionato devi farti trovare pronto sempre, soprattutto nei momenti topici della stagione. Certamente se la giocherà sino alla fine e già questo va considerato un grande risultato. Il fatto è che siamo solamente alla nona giornata. Ritengo che stia facendo bene ma temo che le possa mancare l’abitudine a rimanere davanti. Non è una squadra costruita per vincere il campionato e alla lunga può pesare.  Ci sono delle eccezioni al suo interno come Maicon, Totti, De Rossi ma la maggior parte della rosa non è abituata a stare in testa a lungo ed è composta da calciatori che non sono abituati a vincere. E non è facile gestire la pressione che ne deriva. Mi auguro che Francesco e Gervinho tornino presto».