2013
Hellas Verona, Gardini: «Ecco i nostri progetti»
La pensa in grande il dg gialloblu
HELLAS VERONA GARDINI – Il direttore generale dell’Hellas Verona Giovanni Gardini è stato intervistato ieri sera da Tele Arena. Ha parlato di molte cose, tra cui il momento attuale dei veronesi, della prossima gara con la Sampdoria, del marketing gialloblu; ecco le sue parole riprese integralmente dal sito ufficiale dell’Hellas Verona: «La sconfitta contro l’Inter? Dobbiamo metterci una pietra sopra e guardare alle prossime partite. Fare due gol in casa dei nerazzurri non è facile, siamo stati bravi a rimanere in partita e a rimetterla in piedi».
RICORSO – «Il ricorso per la squalifica di Moras? Abbiamo deciso di seguire questa squadra confrontandoci anche con l’Inter. Le immagini testimoniano come il provvedimento preso nei confronti di Moras e Belfodil sia eccessivo: non ci sono contatti fra i due calciatori, nè mani in faccia. Speriamo che tutto si concluda in maniera positiva. I falli su Toni? E’ un attaccante con una struttura fisica importante. Sabato non gli è stato riconosciuto quanto prodotto sul campo. Non guardiamo agli arbitri ma ringraziamo squadra e tifosi, quest’ultimi stanno dimostrando maturità e attaccamento alla maglia».
MARCHIO HELLAS – «Il successo del marchio Hellas? E’ stata importante la promozione in Serie A. Questo piccolo gioiello, l’Hellas Store, nasce in uno dei posti più belli del mondo e, anche grazie a Nike, sta registrando numeri mondiali: sono transitati più di 100.000 visitatori, da ogni parte del globo. Verona è una piazza importante per qualità e capacità imprenditoriali presenti sul territorio. I progetti futuri dell’Hellas? Lo ha già ribadito anche il presidente Maurizio Setti: il nostro sogno è quello di costruire un centro tecnico per allevare in casa i campioni del domani. Abbiamo già individuato dei luoghi sui quali potrebbe sorgere, speriamo di arrivare ad una decisione entro la fine della stagione».
FUTURO – «L’ammodernamento del Bentegodi? Occorrono più servizi, sky box e parcheggi. Il nostro è un impianto vecchio, una ristrutturazione sarebbe possibile, ma non dobbiamo dimenticare l’aspetto economico. I diritti tivù? Il calcio è molto mediatico, i 900 milioni che arrivano al campionato italiano sono tanti ma si potrebbe fare molto di più per sfruttare il prodotto, come costruire campi di gioco di livello, riempire gli stadi e acquistare calciatori di livello mondiale. La Sampdoria? Sarà una gara difficilissima, dovremo ritrovare il nostro spirito e rimanere tutti uniti. I nostri tifosi dovranno darci una grande mano».