2013
Esclusiva Verona, lex Garzon: «Hellas, metà salvezza raggiunta, poi lEuropa. Jorginho »
Una vittoria contro la Sampdoria per tornare a respirare. L’Hellas Verona torna al successo, restando così aggrappata alle zone alte della classifica. Lui non ha di certo dimenticato i tre anni con la maglia gialloblù. Stiamo parlando di Stefano Garzon, ex calciatore degli scaligeri, che continua a seguire le vicende di Jorginho e compagni. Per parlare dell’Hellas, la redazione di CalcioNews24.com ha contattato Garzon.
Dopo la sconfitta contro l’Inter, l’Hellas si riscatta contro la Sampdoria…
«Si, l’Hellas ha fatto un avvio importantissimo: parlano i risultati e i numeri. Non avevo dubbi su ciò, l’entusiasmo della piazza è incredibile. Alle spalle ha una società solida, di questi tempi è da considerare un valore aggiunto in più. Tutto ciò che stanno ottenendo è meritato, anche grazie ad un mix fra un gruppo già consolidato e innesti importanti»
Un successo che permette di restare aggrappati alle zone alte della classifica…
«Quest’anno la Roma è partita fortissima, il campionato è più equilibrato adesso. Finchè arriveranno i risultati, il Verona continuerà a togliersi soddisfazioni e procedere sulla giusta strada».
Quanto è importante la presenza in squadra di Luca Toni, un giocatore che oltre a far gol li fa anche fare?
«E’ fondamentale. Lui aveva già dimostrato il suo valore in passato, però penso che stia dimostrando ancora tanto riconfermando il suo valore. Verona è una piazza dove se vai bene vieni esaltato al massimo, questo è un fattore a suo favore per esprimere ancor di più le sue potenzialità enormi. Ha tanta esperienza, tecnica e mentalità vincente, quello che serve ad una neopromossa».
Un altro pilastro dell’Hellas è Jorginho…
«Si, sta facendo bene e sono contento per lui. L’ho conosciuto tempo fa e mi sento tutt’oggi con lui, merita moltissimo questo momento bello che sta vivendo sia dentro che fuori dal campo. Ha le potenzialità per far bene in una grande squadra».
Volgendo uno sguardo alla classifica, Hellas quinta a pari punti con l’Inter, viene da dire: tutt’altro che salvezza…
«Beh, insomma, metà bottino per la salvezza è stato raggiunto. Non mi stupisco di questo, conosco bene la piazza. L’Hellas sta vivendo il campionato giornata per giornata, questa è la strada giusta per poter arrivare lontano».
Lontano fino all’Europa?
«Secondo me si. L’Hellas Verona può giocarsela per raggiungere quest’obiettivo importante».
Prossima partita del week-end contro il Cagliari, una squadra insidiosa. Si giocherà al Bentegodi, fortino inespugnabile dell’Hellas…
«Si, il Cagliari è in un momento di difficoltà. Entrambe occupano due posizioni mentali diverse: una piena di entusiasmo e un’altra in difficoltà. Però il Verona dovrà fare attenzione ai sardi, sono da affrontare con le pinze. Il Cagliari è una squadra che ha sempre fatto campionati importanti ed è da tanti anni in Serie A».
Sei nato a Verona, hai giocato sia con il Chievo che con l’Hellas. A quale delle due tieni di più?
«Non faccio paragoni. A 9 anni giocavo già nel Chievo, ho fatto tutto il settore giovanile fino a giocare in Serie A, mi ha fatto fare esperienze importanti formandomi come uomo. Inoltre ho avuto la fortuna di indossare la maglia della mia città. Sono particolarmente legato ad entrambe, non faccio distinzioni».