2013
Juventus, la maledizione azzurra di Barzagli. Ma c’è chi non ci crede…
JUVENTUS SERIE A BARZAGLI – Difficile non pensare ad una maledizione: Andrea Barzagli e la Nazionale proprio faticano ad andare d’accordo. In realtà, però, l’origine dei tanti problemi – escluso quest’ultimo, rimediato contro la Germanua – del difensore bianconero è da attribuirsi proprio agli azzurri: l’aver stretto i denti in Confederations Cup, andando probabilmente oltre il limite imposto dal proprio corpo, ha costretto Barzagli ad una serie di problemi al tendine che lo hanno condizionato per tutta l’estate, compresa la preparazione con la Juventus.
EPPURE – C’è qualcuno, però, che non ci crede. Come il quotidiano ‘Libero’, per esempio, che ha un po’ polemizzato sulle assenze del difensore in azzurro: «Andrea Barzagli e la nazionale italiana non hanno un così bel rapporto (…), tra stop e riposi concessi dal ct, in questa stagione ha giocato soltanto 70’ con l’Italia, tutti contro la Germania, e non ci sarà domani contro la Nigeria a Londra. In estate il problema è stata la tendinopatia, che Barzagli si porta dietro dalla Confederations. Patologia fastidiosa, tanto che Andrea è costretto a saltare l’amichevole del 14 agosto contro l’Argentina a Roma. Quattro giorni dopo è in programma la Supercoppa contro la Lazio, fino all’ultimo è in dubbio, poi Conte lo schiera e gioca 75’, prima di lasciare il posto ad Ogbonna sul 4-0. Due settimane più tardi, il 31 agosto, la Juve gioca di nuovo contro i biancocelesti (..) all’81′ Barzagli viene sostituito. Viene comunque chiamato in nazionale, visto che tra il 6 e il 10 settembre gli azzurri si giocano la qualificazione contro Bulgaria e Repubblica Ceca. Il centrale però non ce la fa, lascia il ritiro e torna a Vinovo, dove riparte il tormentone: Barzagli è in dubbio, rischia di saltare l’Inter. Eppure il 14 settembre a San Siro è titolare e gioca tutti i 90. Con la Germania «l’elongazione del muscolo pettineo» non si risolve in pochi giorni. Ma due euro sulla sua presenza domenica prossima a Livorno sarebbero una buona scommessa».