Esclusiva – Il doppio ex Bogdani: «Hellas, tifoseria pazzesca e campionato sorprendente. Il Chievo…» - Calcio News 24
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Esclusiva – Il doppio ex Bogdani: «Hellas, tifoseria pazzesca e campionato sorprendente. Il Chievo…»

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Se c’è una città che non ha dimenticato, quella è proprio Verona. La cittadina veneta, per Erjon Bogdani, ha rappresentato un pezzo importante per la sua carriera. La prima volta non si scorda mai. Anno 2004-2005, dalla Reggina all’Hellas in prestito. La stagione terminerà con 17 gol dell’attaccante albanese, marcature che gli valgono l’ingaggio al Siena. Quasi come una nostalgia, torna nella città di Romeo e Giulietta nel 2007, ma questa volta dalla sponda del Chievo. Sabato, dopo undici anni, a Verona torna il derby fra Hellas e Chievo. In vista della stracittadina veronese al redazione di CalcioNews24.com ha contattato in esclusiva Erjon Bogdani.

Erjon, la tua prima volta a Verona è stata con l’Hellas…
«Si, era in Serie B e feci il mio miglior anno. La tifoseria è pazzesca, ti da una carica incredibile sia prima che durante la partita. Verona è una città bellissima con tifosi importanti e merita di avere sia Hellas che Chievo in Serie A. Mi dispiace non aver vissuto il derby, spero in un pareggio sabato».

L’Hellas è una neo-promossa, ma sta dimostrando tutt’altro: è nelle zone alte della classifica…
«E’ vero, sta facendo un campionato sorprendente. Ha iniziato molto bene e anche il loro gioco non è male, l’Hellas ha preso diversi calciatori che avevano già esperienza in Serie A. Per essere il primo anno in massima serie, dopo tante stagioni, sta facendo un campionato molto importante e, al di là dei risultati, stanno giocando molto bene».

A salvezza ottenuta, però, si punterà ad altro…
«La quota salvezza è di 40 punti, l’Hellas vorrà raggiungerà il prima possibile. Poi se resteranno altre partite allora la squadra potrà concentrarsi su altri obiettivi».

Il Chievo, invece, ultimo in classifica…
«Si, mi dispiace tanto. Ho visto alcune partite: contro l’Atalanta non meritava la sconfitta, sono stati sfortunati e potevano vincere. Contro la Juventus è stato annullato un gol regolare che poteva valere la vittoria, ma questo è un campionato molto difficile. Ci sono quattro o cinque squadre che possono vincere contro tutte le piccole, in Serie A fanno la differenza anche gli episodi. Un anno chiusi il girone di andata con 12 punti, ma a fine campionato mi salvai col Chievo».

Il Chievo ha sempre fatto un campionato di salvezza tranquilla, quali sono le difficoltà che sta incontrando?
«Ho visto che è cambiato l’allenatore, questa è già una difficoltà. Adesso c’è Corini, conosce e ha già allenato la squadra, spero che possano fare bene e salvarsi».

Facciamo un confronto fra attaccanti: Toni il trascinatore dell’Hellas, Pellissier un po’ meno…
«Conosco benissimo Pellissier, non è ancora finito. Toni, è una prima punta, ha una squadra che lo segue, vede bene la porta, gioca con continuità ed è un elemento importante per la Serie A. Pellissier con il Chievo ha concorrenza e non sta trovando tanto spazio, ma siamo ancora all’inizio del campionato e Sergio avrà le sue chance per fare bene».

Hai vissuto a Verona, ma com’è il clima prima di una partita importante?
«Il derby è sempre un derby. L’Hellas è stata sempre una squadra importante per la città, i loro tifosi vorranno vincere il derby. Il Chievo ha esperienza in Serie A e sarà una partita molto combattuta, secondo me vedremo tanti gol».

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