PAROLO NAZIONALE GERRARD PIRLO ITALIA – A poche ore dalla partita contro la Nigeria, Marco Parolo, centrocampista del Parma, è tornato a parlare della sua esperienza con la maglia italiana, che a giugno potrebbe regalargli il sogno del mondiale brasiliano: «Non penso al Mondiale – ha spiegato Parolo – ma ammesso che io sia tra i 35 di Prandelli, se continuo a fare bene nel Parma posso ambire al 24esimo posto. Poi vedremo…».

SFORTUNA – «Mi sono emozionato – ha proseguito – quando il ct mi ha detto di scaldarmi insieme a Pirlo. Poi c’è stato il palo… il secondo a Craven Cottage, dopo quello colpito in estate con il Parma. Ma a mio padre l’ho detto: il fatto di non aver segnato è uno stimolo in più a tornare presto in nazionale».

MODELLI – Quanto a modelli, Parolo non ha dubbio: «Sono un centrocampista che lotta e corre: mi rivedo nei centrocampisti inglesi, che corrono e lottano senza pausa dal primo all’ultimo minuto, come Gerrard. Sono bravo nel recuperare i palloni e nell’inserirmi: mi manca, però, la capacità di gestire la palla con professionalità. Questo, però, lo posso imparare dai tanti campioni con cui mi sono allenato a Coverciano».

PERCORSO – «Il mio percorso? Penso sia giusto: probabilmente avevo bisogno di alti bassi, fossi andato in qualche big magari avrei sofferto la concorrenza. Giaccherini ha fatto bene alla Juve, io al Parma, ma alla fine ci siamo ritrovati».