2013
Livorno, Nicola: «Ecco come batterò Conte»
LIVORNO NICOLA JUVENTUS CONTE – Davide Nicola proverà a trascinare il suo Livorno alla conquista di un’impresa storica, ovvero battere la Juventus per la prima volta nella storia del club toscano in Serie A. Il giovane tecnico amaranto, artefice del ritorno nella massima serie della sua squadra, ai microfoni dei colleghi della Gazzetta dello Sport ha parlato del duello con Antonio Conte, il quale può essere considerato un modello per Nicola.
NESSUN ISPIRATORE – «Affrontarlo per la prima volta mi galvanizza – ha esordito Nicola – . Lui è il top, io vorrei diventarlo. Lui gioca sui principi, non è schiavo dei moduli. Ha grandi qualità oltre quelle tecniche, per esempio mentali. Rispetto all’Inter dovremo essere più presuntuosi, che non è per forza un termine negativo: invita alla consapevolezza di sé. I dati dimostrano che si vince con il bel gioco, il bel gioco è il saldo tra ciò che produci e ciò che concedi, l’estetica è un passo successivo. Sono un maniaco dei numeri, non uscirò dicendo: questo non l’avevo previsto. Affrontiamo i campioni ma non metto le mani avanti, che forza darei alla mia squadra? Non sta invece scritto da nessuna parte che debba sempre vincere il più forte. Comunque non parlerò di arbitri: la scuola allenatori, l’opinione in generale, ci chiede di cambiare la cultura e se ci si attiene in pochi finisce che nessuno cambia niente.»
DIFESO DAL PRES – Nicola ha parlato anche del suo rapporto con il presidente Aldo Spinelli, capace di avere pazienza con lui e di confermarlo anche per la Serie A: «La logica vuole che se punti sul gruppo della B, con 10/11 esordienti in A, è più probabile avere problemi che non averne. Non vorrà dire non dimostrarsi comunque all’altezza. L’undicesimo era Paulinho, che di presenze in A ne aveva una trentina, e domenica sarà squalificato.»