2013
Juventus, con Llorente la Serie A riscopre il centravanti
SERIE A CENTRAVANTI – «Sei meglio di Levratto, ogni tiro va nel sacco, oh, oh, oh, oh, che centrattacco!!!». Se questo pezzo potesse avere una colonna sonora sarebbe sicuramente la famosa canzone del Quartetto Cetra. Dopo i 3 gol in campionato e i 2 in Champions al Real Madrid, la Juventus e la Serie A riscoprono il ruolo del centravanti, del vero nueve, grazie a Fernando Llorente.
VERO 9 – Dopo 3 mesi faticosi, Fernando Llorente, attaccante spagnolo, è il nuovo che avanza in Serie A. Nuovo soprattutto per le difese che lo devono affrontare, un po’ Bettega, un po’ Ibra: Llorente fa ruotare intorno a sé il gioco Juve. Negli ultimi anni, come riporta il “Corriere dello Sport“, il calcio italiano aveva prodotto molte idee innovative con molte squadre pronte a togliere riferimenti precisi dall’attacco giocando senza un centravanti statico: la Roma di Spalletti e ora quella di Garcia ha pensato a Totti centravanti, la Fiorentina di Montella ci ha provato con Jovetic e ora con Rossi, l’Inter di Mazzarri (privo di Milito) ha attaccato a lungo con Palacio.
LLORENTE – Llorente al momento è il meglio che il calcio italiano riesca ad offrire in termine di centravanti vecchio stile: nessun centravanti come Llorente sta fisso dentro l’area e in quella posizione, con le sue doti tecniche e fisiche, diventa sì riferimento, ma per il gioco della Juve, non per la difesa avversaria. Llorente gioca di testa come giocava un altro juventino degli anni Settanta, Roberto Bettega. Non solo per lo stacco, ma per il modo in cui si incunea anticipando con la testa i suoi marcatori. Gioca di sponda come fa Ibrahimovic, o, se vogliamo un paragone più terrestre, come faceva il miglior Toni, proteggendo la palla in piena area di rigore. Gran fisico e una buona tecnica che rendono, in questo momento, Llorente un ‘centrattacco’ unico.