SERIE A TOP&FLOP – Con il pareggio a reti bianche tra Roma e Cagliari s’è chiusa la tredicesima giornata di Serie A. Ecco i protagonisti – in positivo e in negativo – del turno appena trascorso.

TOP

JUVENTUS – Dopo 9 giornate, i bianconeri tornano in vetta alla classifica. Decisiva la vittoria di Livorno, esempio perfetto dell’ideale che Conte va ripetendo da mesi: l’organizzazione vale più del singolo. E così è stato, perché, nonostante le tantissime defezioni che hanno colpito il reparto arretrato, i bianconeri hanno espugnato il ‘Picchi’ con la solita prestazione da schiacciasassi. Più passa il tempo e più i tifosi si stanno convincendo: il vero top player siede in panchina e si chiama Antonio Conte.

PERIN – Protagonista assoluto nella notte di San Siro. Il Genoa porta a casa un punto d’oro e il merito è per gran parte suo: prima ipnotizza Mario Balotelli dagli ultimi metri e poi alza la saracinesca rossoblù, respingendo qualsiasi tentativo dei giocatori rossoneri. Bravo due volte, soprattutto nel riprendersi dopo il traumatico avvio di campionato…

CORINI – Alla prima gara della seconda era sulla panchina clivense, regala una vittoria storica alla compagine gialloblù, che in pieno recupero batte i rivali dell’Hellas. Il suo è un capolavoro tattico: con un 4-5-1 ben studiato, annulla, di fatto, i fantasisti scaligeri e poi, nella ripresa, lancia dalla panchina Lazarevic, decisivo per il successo finale. 

AVRAMOV – Da riserva a titolare inamovibile. Il portiere serbo sfrutta alla grande la possibilità concessagli a causa dell’infortunio di Agazzi e si rende protagonista di una prestazione da urlo. Da vedere e rivedere la parata nella ripresa sul bolide di Maicon destinato a finire all’incrocio dei pali: probabilmente la più bella in queste prime tredici giornate di campionato.

FLOP

ATALANTA – Sei sconfitte in sette trasferte rappresentano qualcosa di più di un semplice campanello d’allarme. Anche al ‘Mapei Stadium’ i nerazzurri sbagliano l’approccio alla partita, dando l’impressione di essere a tratti svogliati e mai propositivi: era già successo a Parma, a Genova e a Livorno. Urge cambiare marcia lontano da Bergamo, anche perché nelle prossime gare all’Atleti Azzurri d’Italia arriveranno Roma e, successivamente, Juventus.

BENITEZ – Dopo il pesante ko di Torino contro la Juventus, ci si aspettava un Napoli feroce, con il sangue agli occhi, pronto a dimostrare che il ko rimediato con i bianconeri è stato un semplice passo falso. Così, invece, non è: gli azzurri giocano male e meritano la sconfitta, contro un Parma organizzato e ben disposto in campo, ma sicuramente non irresistibile. La vetta, adesso, dista 6 punti: contro il Borussia Dortmund, in Champions League, è vietato fallire, altrimenti bisognerà ripartire da zero.

LEGROTTAGLIE – L’errore con cui spiana la strada a Immobile per il vantaggio granata è da censura. Per la sfortuna di De Canio, però, è tutto il reparto arretrato a fare acqua: i quattro gol incassati all’Olimpico hanno relegato gli etnei all’ultimo posto della graduatoria. Domenica arriva il Milan: non sarà più possibile sbagliare.

BALOTELLI – I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli. Vero, ma ciò che stupisce di Balotelli è la strafottenza – unita ad un senso di svogliatezza – con cui si presenta sul dischetto: tiro lento e centrale, che Perin respinge senza problemi. Nei momenti di difficoltà, tocca ai grandi giocatori prendere per mano la squadra: SuperMario passeggia per il campo e non riesce mai a rendersi pericoloso. Il gol manca dall’uno ottobre – rigore realizzato contro l’Ajax – e su azione addirittura dal 22 settembre. Non sembra, però, per nulla preoccupato: in un momento simile, l’unica cosa che conta è presentarsi in ritardo a due allenamenti consecutivi, dopo aver ‘twittato’ fino alle 5 di mattina. Ahi ahi Mario….