2013
E’ il girone più tosto, segnato dalla vicenda Francia: le avversarie dell’Italia ai raggi X
All’Italia il gruppo D con Uruguay, Costa Rica ed Inghilterra: tre nazionali campioni del Mondo
MONDIALE BRASILE 2014 SORTEGGIO – E’ arrivato il giorno tanto atteso: il Mondiale sudamericano prende forma, è l’appuntamento degli appuntamenti. L’evento top dello sport planetario. Parteciperà ancora una volta la nostra Italia che, dalla seconda fascia delle urne di Costa do Sauipe, ha conosciuto il suo girone eliminatorio (D): Uruguay, Inghilterra e Costa Rica. L’unico gruppo con tre nazionali campioni del mondo. Non si fermeranno qui le critiche sulla questione Francia: circostanza che di fatto, con lo spostamento del nostro bussolotto nell’urna 2, ci ha costretto ad un girone di ferro. Pur non essendo passati (come invece la Francia spostata nell’urna delle europee per evitare tre nazionali dello stesso continente nel medesimo girone) per gli spareggi.
URUGUAY – Girone di qualificazione a Brasile 2014 a dir poco disastroso: quinto posto e spareggio – fortunatamente per i sudamericani impegno soltanto sulla carta – con la modesta Giordania. La goleada rifilata agli asiatici non nasconde però i limiti di una nazionale che appare troppo sproporzionata nei valori dei diversi comparti di campo: tenuta difensiva carente, centrocampo che non riesce a delineare una vera e propria costruzione di gioco ed attacco ovviamente strepitoso. Fattore emerso con irruenza nella Confederations Cup, vero e proprio battesimo all’attesa competizione mondiale: la mediana, composta prettamente da interpreti dediti all’interdizione del gioco avversario (vedi i “nostri” Gargano, Perez, Gonzalez e Rios), non impostano né proteggono più di tanto una linea difensiva già di per sé in difficoltà. I valori tutti avanti, si diceva: e che valori! In pochi nel panorama internazionale possono vantare una coppia del calibro di quella composta da Suarez e Cavani: il primo – una volta accettato di restare a Liverpool e messosi l’anima in pace – sta letteralmente devastando gli avversari in Premier League mentre il Matador lo conosciamo alla perfezione e non c’è bisogno di aggiungere aggettivi. Dalla sua anche la vicinanza territoriale al Brasile: fattore, in vista delle particolari condizioni climatiche, tutt’altro da trascurare.
INGHILTERRA – Erroneamente sottovalutata. E’ vero, gli ultimi risultati non parlano per la nazionale inglese, ma è altrettanto indubitabile come l’Italia sia riuscita ad eliminarla soltanto ai rigori nell’ultima competizione europea. E che comunque abbia vinto il suo girone di qualificazione. Poi i valori, che certamente non mancano: fase difensiva che sembra essersi riorganizzata proprio nel corso delle qualificazioni con sole quattro reti al passivo, centrocampo di livello assoluto – basta citare i vari Gerrard, Wilshere, Walcott, Milner, Carrick, Lennon – ed attaccanti del calibro di Rooney in primis e poi un sorprendente Sturridge in rampa di lancio per tramutarsi nella carta che spariglia i piani di Hodgson. Da tanti indicato come il reale punto debole della compagine britannica: toccherà proprio a lui non sbagliare nulla per invertire un trend di aspettative che sicuramente non può inserire l’Inghilterra tra le favorite ma neanche (come invece sembra in queste ore) tra le realtà non degne di considerazione.
COSTA RICA – Giocoforza squadra materasso del gruppo D e non potrebbe essere altrimenti al cospetto di tre realtà dal valore assoluto sia attuale che storico: secondo posto del Concacaf dietro gli strafavoriti Stati Uniti ed un po’ a sorpresa davanti all’Honduras. Le possibilità di qualificazione sembrano onestamente essere nulle: Bryan Oviedo è senz’altro il difensore di valore maggiore – titolare di quell’Everton che sta sorprendendo in Premier League – mentre i perni del centrocampo sono i sempre presenti Cristian Bolanos (attualmente in forza al Copenaghen, rivale della Juventus nel girone eliminatorio dell’attuale edizione della Champions League) e Celso Borges dell’Aik. In avanti con Alvaro Saborio – leader per presenze (92) e gol (31) in maglia costaricana – la promessa classe 1992 Joel Campbell in forza all’Olympiakos. Il ruolo di vittima sacrificale sembra essere inevitabile.