2013
Lazio, Petkovic a Sky: «Primo tempo dominato, poi…»
LAZIO PETKOVIC LIVORNO KLOSE KEITA – Vladimir Petkovic può tirare un grosso sospiro di sollievo, visto che la Lazio da lui guidata è tornata a vincere oggi, con un convincente 2-0 casalingo ai danni del Livorno, sempre più nei guai. Il tecnico bosniaco ha fatto capire che la prestazione c’è stata anche oggi, e in più rispetto al passato c’è stata anche precisione sottoporta, grazie soprattutto al ritorno in campo, e al gol, di Miroslav Klose, autore della doppietta decisiva.
BENE COSI’ – «Il primo tempo lo abbiamo dominato – ha esordito Petkovic – , forse avremmo dovuto fare qualche gol in più. Poi le gambe sono diventate più pesanti e abbiamo avuto paura di vincere. Complimenti ai ragazzi, già avevo detto che non era una partita semplice e che si poteva anche perdere, ma per il carattere che abbiamo messo e per aver segnato senza subire è stata una bella partita. Squadra arrabbiata? Non ho avuto mai dubbi che i ragazzi giocassero per vincere, ci mancava qualcosa per concludere in rete, ma anche oggi abbiamo giocato con la fortuna. La mia ultima partita? Io vivo ogni giorno come se fosse l’ultimo, ma anche con impegno e professionalità, ormai da dieci anni.»
VIVA MIRO – Petkovic ha parlato anche dell’apporto di Miroslav Klose, che ha aiutato anche i suoi compagni a crescere di tono: «Con questo spirito si provocano anche gli episodi a nostro favore. Klose non è un favore aggiunto solo da oggi, non solo per i gol ma anche per il supporto che dà alla squadra. Avendo campioni come lui, tutto è sicuramente più facile. I cambi di modulo? Sono favorevole, anche oggi siamo passati da 3 a 4 e viceversa. La differenza la fanno i giocatori che sono in campo, abbiamo ottenuto una vittoria che dà morale, non importa se giochiamo bene quando si vince. Le dichiarazioni di Hernanes e Klose? Dimostrano l’unione del gruppo, l’indiffenza non fa bene. I ragazzi devono dimostrare di essere attaccati alla squadra e al progetto, solo insieme possiamo ottenere i risultati.»
KEITA FUORI – L’ultima domanda rivolta a Petkovic riguarda l’esclusione del giovane Keita: «Non si convoca un giocatore sempre per scelta tecnica. Non importa se un giocatore è giovane o vecchio, ma dipende tutto dall’atteggiamento. Bisogna dare tranquillità al gruppo. Non pensiamo a chi non c’era, oggi abbiamo avuto nuovamente tanti giocatori a disposizione, da domani si mischiano di nuovo le carte e ci si gioca di nuovo il posto.»