2013
Daniele Conti: «Penso solo al Cagliari, in passato…»
CAGLIARI CONTI NAZIONALE – Daniele Conti, nel corso degli ultimi quindici anni, si è legato in maniera indissolubile a una sola maglia, quella del suo Cagliari, club con il quale ha raggiunto in questi anni tante salvezze, alcune delle quali incredibili. Il capitano della formazione sarda, intervistato per l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha fatto capire che la sua lunga permanenza in Sardegna non gli porta rimpianti, nonostante le tante offerte ricevute in passato.
NESSUN RIMPIANTO – «Ora non penso al domani – ha esordito Conti – . Nel calcio non si sa mai e per stare assieme bisogna essere in due. Quando Conti non servirà più, si vedrà. Ma ormai con la famiglia abbiamo deciso: si sta a Cagliari a vita. Le vecchie voci di mercato? Non si è mai concretizzato nulla. Forse, sapevo che sarei rimasto qui per sempre. La Nazionale mancata? Ho sempre pensato al Cagliari. La Nazionale è importante, ma evidentemente non l’ho meritata. È andata così, non ho rimpianti».
RIVA E ROMA – Conti ha parlato anche del suo mancato ritorno alla Roma, prima di parlare del grande idolo da inseguire a Cagliari, Gigi Riva: «Alla Roma non sarei mai tornato. Ci ha giocato mio padre, l’ambiente sarebbe stato impossibile anche per il cognome che porto. Il record di Riva a Cagliari? Essere accostato alla storia di Riva è da brivido. L’ho incontrato un paio di volte, ne ho grande stima. Ha avuto in diversi momenti parole importanti per la mia carriera.In tv ho visto i suoi gol e mio padre ha completato il quadro: un fuoriclasse. Dopo 15 anni al Cagliari, è un onore sfiorare la sua carriera.»
LA STAGIONE – Si chiude ripercorrendo, con Conti, la stagione da montagne russe del suo Cagliari: «Il campo dice sempre la verità. Avremmo potuto prenderne altri, penso al pari con la Samp e alla partita col Livorno. I cinque risultati utili di fila? Col Napoli proviamo a prenderci il sesto ma non sarà facile. Sarà una gara molto sentita dai tifosi. Loro sono tra le prime, hanno grandi campioni. Siamo pronti e concentrati, mi aspetto 90’ combattuti e spettacolari. Preoccupato per le grandi partenze? Parlavo da capitano e tifoso del Cagliari. Era un auspicio legato al bene che voglio alla squadra. Il mio parere non conta. La società e il presidente sanno come regolarsi.»