2013
Serie A, 17^ giornata: Cagliari Napoli, pagelle
Nainggolan migliore in campo
SERIE A 17^ GIORNATA CAGLIARI NAPOLI – Ecco le pagelle della sfida del Sant’Elia tra Cagliari e Napoli, impegno valevole per il diciassettesimo turno del campionato di Serie A 2013-14 e terminato sul risultato di 1-1.
Cagliari (4-3-1-2)
Avramov 6 – Il predominio territoriale del Napoli non lo costringe però ad interventi clamorosi.
Pisano 6 – Fatica su Insigne e nel complesso limita la sua prestazione ad un approccio prettamente difensivo: fa il compito.
Del Fabro 6 – Alcune letture di gioco sono errate ma considerando giovane età e clienti scomodi come quelli partenopei va sicuramente premiato.
Astori 5.5 – Abile a sfruttare l’errore di Maggio e fornire l’assist a Nenè, poi commette il fallo da rigore su Pandev e macchia parzialmente una prestazione non negativa.
Avelar 5.5 – Riesce nel complesso a contrastare l’azione offensiva di Callejon, quando però Insigne si sposta dalle sue parti va in difficoltà: esce all’intervallo per infortunio.
(dal 46’ Ekdal) 6 – Entra e fa legna in un secondo tempo in cui è il Napoli a fare la partita.
Dessena 5.5 – Tanta corsa ma qualche imprecisione di troppo a limitare le ripartenze del suo Cagliari.
Conti 6 – A lui tocca la regia pura: il Cagliari però – se si fa eccezione per i primissimi minuti – gioca una partita prettamente difensiva e lui non può emergere in tal senso.
Nainggolan 7 – Il migliore dei suoi per distacco: centrocampista che come pochi abbina alla perfezione le due sfere di gioco, il risultato è una fase di interdizione costante ed una costruzione della manovra puntuale e precisa. Prontissimo per palcoscenici di primo rilievo.
Cossu 6 – Va a sprazzi ma nel complesso non riesce ad incidere sulla partita: ha qualità, ma non è costantemente nel vivo del gioco.
Nenè 6.5 – Gioca una manciata di minuti ma gli bastano a timbrare il cartellino: ben servito da Astori non sbaglia davanti a Reina. Poi abbandona il campo per infortunio.
(dal 14’ Pinilla) 6 – Lotta, difende palla con il corpo e prova a far respirare la squadra quando in affanno.
Sau 5.5 – Detta tanti movimenti in profondità ma il suo centrocampo non riesce a rifornirlo e quando servito è sempre in fuorigioco.
Napoli (4-2-3-1)
Reina 6 – Non può nulla sulla battuta ravvicinata di Nenè, non è chiamato ad interventi degni di nota prima di lasciare il campo per infortunio al termine del primo tempo.
(dal 45’+1 Rafael) 6 – Qualche uscita, ordinaria amministrazione.
Maggio 4.5 – Svarione clamoroso in occasione della rete di Nenè: prima lascia passare la palla, poi si fa aggirare da Astori e fa la frittata.
Fernandez 6.5 – Nella prima frazione di gara gioca con grande intensità e sbaglia soltanto una volta quando commette un evitabile fallo su Pinilla: costantemente in anticipo, disputa una prestazione assolutamente convicente.
Albiol 6 – Qualche imprecisione di troppo oggi rispetto ai suoi elevati standard di rendimento.
Reveillere 5 – Sbaglia una quantità di palloni industriale e questo fattore finisce per pesare sulla sua prestazione.
Behrami 6 – Nel primo tempo sbaglia qualche disimpegno di troppo, fattore che aveva ampiamente corretto nella prima fetta dell’attuale stagione: la solita abnegazione poi salva la prestazione.
Dzemaili 6 – Grande intensità di manovra, alle volte perde di lucidità: va a tratti ma almeno ci prova.
Callejon 6.5 – Fa il colpo della partita ma la rete del potenziale 1-2 gli viene annullata per posizione di offside di Pandev: tiro al volo di fattura eccezionale.
Pandev 6.5 – Ha l’intelligenza tattica per trovare con costanza la posizione tra le linee cagliaritane, gioca un’infinità di palloni, tanti dei quali finalizzati a servire di prima intenzione Higuain.
Insigne 6 – Tanti ripiegamenti ed altrettante ripartenze che si innescano dai suoi piedi, proprio come gli richiede Benitez: qualche difficoltà in più invece sulla scelta finale, dove non sempre dimostra lucidità. Cede fisicamente nella ripresa.
(dal 71’ Mertens) 6 – Non incide sul corso della gara.
Higuain 6.5 – Pericolo costante per la difesa avversaria, la squadra lo cerca con costanza e lui sceglie sovente la soluzione di prima intenzione: freddo nella realizzazione del rigore, nella ripresa ha pochi palloni giocabili.