2013
Il Toro schianta il Chievo in rimonta
I granata rimontano il gol di Thereau e poi dilagano grazie a Cerci ed Immobile
“Che Toro!” vranno pensato i tifosi presenti allo stadio Olimpico. La squadra di Giampiero Ventura schianta il Chievo 4-1 e porta a cinque le gare consecutive senza sconfitta. I granata chiudono una prima parte di campionato strepitosa: 25 punti da fine agosto ad oggi, 12 punti nelle ultime cinque partite (quattro vittorie ed un pareggio) e posizione di classifica invidiabile, in zona Europa come 20 anni fa. I tifosi non potevano chiedere di meglio per trascorrere un Natale tranquillo nonostante la bega D’Ambrosio, ormai fuori rosa dopo aver rifiutato il rinnovo contrattuale ad 800 mila euro all’anno. Eugenio Corini, invece, mangerà un po’ di carbone alla befana dopo aver incassato la seconda sconfitta consecutiva.
E pensare che la sfida all’Olimpico era iniziata malissimo per i ragazzi di “mister libidine” che al primo affondo clivense erano passati in svantaggio grazie al gol di Thereau abile a farsi trovare nel posto giusto nel momento giusto sul cross di Sardo. Immobile prova subito a pareggiare, ma tre minuti dopo calcia altissimo da posizione favorevole magiandosi un gol clamoroso. Poi il nulla fino al 32’ quando Immobile, su punizione di Cerci, metteva i brividi a Puggioni da pochi passi. Poi, al 36’, la svolta. Brighi perde palla ingenuamente, Paloschi ne approfitta ma a tu per tu con Padelli s’intestardisce e gli calci a addosso anziché servire il liberissimo Hetemaj. Un errore pagato a carissimo prezzo dalla squadra ospite che in pieno recupero subisce il pareggio di Immobile, servito a meraviglia da Cerci dopo l’erroraccio di Dainelli in ripartenza .
Il gol dell’ex attaccante della Juventus permette al Torino di scendere in campo nella ripresa con la bava alla bocca. Dopo tre minuti Vives fa tutto bene tranne la conclusione che finisce in bocca a Puggioni, chiamato al 6’ a smanacciare una velenosissima punizione di Cerci. Ma Immobile è in giornata e al 20’ tira fuori dal cilindro un gol da campione: dribbla due avversari e poi raddoppia con un siluro terra-aria nell’angolino dai 25 metri. Una rete che permette all’attaccante di siglare la sua prima doppietta in maglia granata e alla sua squadra di dare la definitiva svolta al match. Al 29’ un tiro di Brighi, deviato, sfiora l’incrocio. Dal calcio d’angolo susseguente Glik sfiora la traversa di testa. E’ l’anticamera del tris torinista. Basha recupera un pallone al centro del campo con i denti e lancia Cerci in contropiede. Vives segue l’azione ed insacca alle spalle di Puggion il cioccolatino del compagno per il 3-1. Nel finale, l’apoteosi. C’è gloria per Padelli, che sventa il 3-2 di Hetemaj con un miracolo, e per Cerci che con un colpo da biliardo insacca nell’angolino mettendo la ciliegina sulla torta di una prova tanto per cambiare maiuscola. Il Toro è Immobile-Cerci dipendente. Sia Ventura che i tifosi lo sanno. Ma va benissimo così. Dall’alto dei suoi 25 punti in classifica il Torino può trascorrere un serenissimo Natale.