2014
Esclusiva – Ag. Botta: “Sogna di giocare nell’Inter ma siamo onorati dell’interesse del Torino”
Ruben Botta scalda i motori, il suo rientro in campo è sempre più vicino. Potrebbe essere lui la chiave per sbloccare l’affare D’Ambrosio, Ventura ha indicato nella stella argentina la giusta contropartita. Il suo agente Sergio Levinton è arrivato in Italia e affida a Calcionews24.com le sensazioni sullo stato della trattativa: “Sono contento dell’interesse e della stima di alcuni club italiani per Ruben. Merito dell’Inter che ha creduto in lui e del Livorno, società alla quale sia io che Ruben diciamo grazie. Siamo a conoscenza dell’interesse del Torino per Ruben e ne siamo onorati. Non abbiamo avuto contatti diretti ma tramite intermediari che ci hanno manifestato questa possibilità che, sottolineo, è molto interessante. Vedremo in questi giorni l’Inter e aspettiamo le decisioni del club meneghino. Il desiderio di Ruben è quello di indossare la maglia nerazzurra ma non ci sono preclusioni per nessun club italiano. Adesso è a disposizione di mister Mazzarri, saprà lui se vorrà puntare su Botta. Il suo desiderio e la sua ambizione è quella di giocare nell’Inter”.
MINUTI PER RECUPERARE LA FORMA FISICA – Botta è considerato una dei migliori classe 90′ in Argentina, con la maglia del Tigre è cresciuto tecnicamente e come personalità. Poi arriva la sfortuna, beffarda nello scorso aprile. Ottavi di coppa Libertadores, la rottura del legamento crociato e del menisco esterno del ginocchio sinistro. Ma Botta lavora e crede nel rientro, anche grazie al Livorno: “La cosa importante per lui è recuperare dall’infortunio, ha voglia di dimostrare le sue qualità nel campionato italiano. Ha bisogno di giocare, se non ci riuscirà nell’Inter è disposto ad accettare la soluzione che il club ritiene migliore per lui. Adesso vediamo con il Torino, sono qui per questo. Ripeto, non chiudiamo la porta a nessuno. Ruben ha bisogno di giocare per tornare più forte di prima. Vedremo se lo farà nel Torino, società con una grande storia, o nel Livorno. Possiamo solo essere riconoscenti con i toscani per come hanno trattato il ragazzo”.