2014
Torino, Immobile: «Futuro? Qui sto bene, ma la Juventus…»
L’attaccante granata ha parlato del cammino granata e del suo futuro in bilico.
CALCIOMERCATO TORINO IMMOBILE – In vista della sfida contro il Sassuolo è intervenuto Ciro Immobile, che si confronterà con Domenico Berardi e proverà a bissare la doppietta siglata quando indossava la maglia del Pescara: «E’ Sassuolo-Torino, non Berardi-Immobile. Firmerei per un gol di Domenico e la vittoria granata. Pescara-Sassuolo 3-2? Una mia doppietta e una grande partita. Gli unici gol segnati ai neroverdi, per adesso», ha dichiarato l’attaccante del Torino ai microfoni di “Tuttosport”.
FUTURO – Immobile ha poi parlato di sogni e ambizioni: «Mondiale? E’ il sogno di tutti. Ma prima devo realizzare un altro sogno, con il Torino. Europa? Prima pensiamo a salvarci in fretta. E poi vedremo. I tifosi sono ambiziosi e fanno bene. Ma qui nessuno è un indovino e non si può sapere cosa succederà. Futuro? Non dipende solo da me. Non è un mistero, io sto bene al Torino. Perché dovrei dire che vado via? Non sarebbe corretto e soprattutto non sarebbe vero. Poi tutti sanno che sono in comproprietà con la Juventus, per cui le cose verranno fatte in tre, a tempo debito. Nel frattempo penso solo al meglio per il Toro e anche per Alessio Cerci è lo stesso».
ZEMAN VS VENTURA – «In Ventura rivedo lo Zeman di Pescara: attenzione ai dettagli tattici, la volontà di giocare bene e di non buttare mai via la palla. E poi possiedono quell’ironia che aiuta lo spogliatoio al momento giusto. E’ importante creare l’alchimia giusta», ha aggiunto l’attaccante.
CONVINZIONI – Immobile ha poi parlato del suo approdo e del cammino in campionato: «Lo ammetto, all’inizio ero un po’ titubante: arrivavo dalla Juve, non sapevo come sarei stato accolto. E invece il popolo granata mi ha fatto subito sentire uno di casa: fantastico. Campionato? Io dico che il difficile arriva adesso. Perché tutti ci conoscono ora. Sanno che possiamo fare male a qualsiasi squadra, in qualsiasi partita. Ci aspettano, ci studiano, non siamo più una sorpresa. Confermarsi sarà complicato, ma noi vogliamo dimostrare a ogni costo che se siamo arrivati così in alto non è per un caso fortunato. Ci siamo meritati i punti che abbiamo e forse ne avremmo dovuto avere qualcuno in più. Adesso avanti così, mantenendo la mentalità giusta e la stessa dedizione al lavoro».