2014
Una perla di Hernanes gela il Friuli: la Lazio centra la prima vittoria esterna
L’anticipo dell’ora di pranzo mette di fronte due squadre che hanno bisogno di rilanciare una classifica ben al di sotto delle aspettative. L’Udinese vuole mettere la parola fine ad un periodo buio fotografato dalle due sconfitte consecutive con sei gol subiti. Per farlo Guidolin si affida alla coppia Di Natale-Maicosuel. Reja regala alcune sorprese di formazione: fuori Hernanes, distratto dalla voci di mercato, a spazio alla coppia Klose-Floccari per cercare di dare più profondità all’attacco biancoceleste.
PRIMO TEMPO – Partenza convincente dell’Udinese che prova a imprimere il proprio ritmo alla gara. All’8 i friulani guadagnano un calcio di rigore per un fallo netto di Cavanda su Maicosuel. Giallo per l’esterno di Reja con Di Natale che porta in vantaggio i suoi. Al 26′ Berisha si rende protagonista di una topica clamorosa che per poco non spalancava la porta a Di Natale. L’esperto attaccante bianconero commette fallo nell’occasione e grazia il portiere laziale. La Lazio cerca di entrare per vie interne ma i difensori di casa fanno muro davanti Brkic, la palla buona capita sui piedi di Floccari al 27′ ma la conclusione è sballata e termina alta. Dopo il vantaggio acquisito l’Udinese assume un atteggiamento guardingo, più attento a non lasciare spazi all’avversario che alla proposizione di manovre offensive degne di nota. La Lazio non demorde e prova la soluzione dalla distanza con Onazi ma il tiro del centrocampista nigeriano è troppo centrale per impensierire Brkic. Al 33′ ottima azione della Lazio sull’asse Candreva-Floccari che fa la sponda per il nazionale azzurro il quale strozza troppo il tiro. Passa un solo minuto e Dias, nell’insolito ruolo di centravanti, crea lo spazio per il destro di Floccari con un Brkic attento in presa bassa. Al 39′ l’Udinese avrebbe la chances giusta grazie ad una accelerazione di Badu murato da Ciani a due metri da Berisha, ottimo l’intervento del possente difensore francese. Due minuti più tardi Onazi perde malamente un pallone a centrocampo e da il vià al contropiede orchestrato da Badu, perfetto il suo assist per Maicosuel che entra in area ma il suo colpo di esterno sibila di un soffio alla destra del palo di Berisha. Ai punti la prima frazione poteva concludersi con un pari ma la Lazio paga i dieci minuti di follia di Cavanda, autore di due errori imperdonabili.
SECONDO TEMPO – La seconda frazione vede ancora una volta un’Udinese più reattiva con Badu, Macisouel e Di Natale bravi nel cercare di allargare le maglie difensive biancocelesti. Al 54′ l’episodio che potrebbe ambiare la gara: Onazi si guadagna il secondo giallo per un fallo da tergo evitabilissimo e lascia i suoi in 10. Reja si gioca la carta Hernanes e viene premiato al 61′ quando Klose si guadagna un calcio di rigore alquanto dubbio. Si incarica della battuta Candreva che spiazza Brkic per il pareggio laziale. La Lazio ci crede e va vicinissima al gol con una giocata da campione di Ederson che si libera al limite dell’area e lascia partire un tiro a giro che fa gridare al gol tutta la panchina laziale. Al 67′ la doccia gelata con il nuovo vantaggio dell’Udinese grazie a un gran gol di Badu che di esterno destro batte imparabilmente Berisha. Al 70′ il pubblico del Friuli si spella le mani per applaudire un’azione sensazionale di Muriel che salta come birilli tre avversari, serve Badu che non controlla bene e spreca una ghiotta occasione. Al 73′ ancora un’invenzione di Ederson che serve un assist perfetto per Klose ma il panzer tedesco schiaccia il colpo di testa che finisce abbondantemente a lato. La Lazio ci crede ancora e solo una deviazione non regala il pari su una conclusione a botta sicura di Hernanes. Al 82′ arriva il meritato gol del pari nel modo più rocambolesco possibile. Brkic esce male, la palla sbatte sul ginocchio di Lazzari e rotola in rete. Guidolin vuole vincerla e inserisce la terza punta ma viene punito da un destro di Hernanes all’89 sul quale Brkic non può fare nulla. Prima vittoria esterna per i ragazzi di Reja che hanno avuto il merito di crederci fino in fondo anche in inferiorità numerica. Una vittoria che fa morale e che può dare la giusta iniezione di fiducia. Fischi per l’Udinese che non riesce a trovare la luce in fondo al tunnel e recrimina per una gara che si era incanalata sui binari giusti.