2014
Torino, Padelli: «Puntiamo alla salvezza, poi…»
TORINO PADELLI – il portiere del Torino Daniele Padelli è stato intervistato da Sky Sport. Il numero uno granata è il titolare inamovibile della formazione allenata da Ventura e ha parlato dell’ottimo campionato granata, degli obiettivi, del prossimo impegno con l’Atalanta, dei compagni ma anche di tanto altro.
LE DICHIARAZIONI – Così Padelli: «Questo è un buon periodo per noi perché stiamo riuscendo a raccogliere ciò che seminiamo durante la settimana e quello che produciamo in partita e così abbiamo conquistato punti che ci serviranno molto in futuro. L’Europa? Il nostro primo obiettivo resta la salvezza, pertanto restiamo con i piedi ben saldi per terra: una volta raggiunti i 40 punti, allora poi vedremo. Noi la sorpresa? Quello che abbiamo in classifica è il giusto riconoscimento per il lavoro svolto da tutti sin dal primo giorno di ritiro precampionato, ora vogliamo continuare così. La crisi di alcuni grandi club? Noi non guardiamo in casa d’altri, comunque si tratta di un momento di sofferenza passeggera, hanno qualità e potenzialità per riprendersi in fretta. Il mio bilancio personale? Il mio obiettivo, la scorsa estate, era quello di disputare il maggior numero possibile di partite – ha ricordato Padelli – e in questi mesi ho cercato di sfruttare al meglio tutte le opportunità che ho avuto. Anche un anno fa, con l’Udinese, era stato così: l’emozione provata nel giocare alcuni match di Europa League è un ulteriore stimolo per poter rivivere quelle indimenticabili esperienze, non bisogna accontentarsi mai. L’Atalanta? Sarà una gara complicata, poco ma sicuro. Molto dipenderà anche dal nostro atteggiamento, da come arriveremo a giocare questa sfida. Se mai dovessimo interpretarla con la pancia un po’ piena, lo dico ma non ci credo, ecco che per noi diventerebbe molto ma molto difficile. L’Atalanta ha organizzazione e qualità, basti pensare a Denis e Maxi Moralez, Cigarini e Bonaventura: ci vorrà il miglior Toro, come sempre, per fare bene. La nostra difesa in affannoo? Non è corretto parlare di difesa – ha specificato Padelli -, più giusto elogiare la fase difensiva perché il sacrificio di Immobile e Cerci, unito a quello dei centrocampisti, ci permette davvero di opporci in undici all’avversario: quindi tutti meritano un plauso».