2009
Beretta: “Scontri tra tifosi? Problema di delinquenza comune”
Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio, ha parlato degli episodi di ieri accaduti all’Olimpico prima e dopo il derby: “Nel complesso questo campionato ha dato il senso di una forte collaborazione tra società , Lega e forze dell’ordine. Certi episodi sono gravi e tutti dobbiamo essere più impegnati a combatterli, ma non è giusto disegnare il campionato italiano ostaggio dei facinorosi, perchè così non è” ha detto Beretta ai microfoni di Radio anch’io lo sport, per poi proseguire in merito alle frange violente del tifo: “Sono corpuscoli che tendono a condizionare le società : non bisogna generalizzare, ma guardare alle responsabilità individuali, accertarle con determinazione e rispondere con grande fermezza. Il problema va risolto perchè ne va della salute del nostro calcio: noi abbiamo fatto un buon lavoro dentro gli stadi, ora va fatto intorno agli stadi. Dobbiamo chiedere a tutte le componenti, calciatori compresi, di collaborare per evitare momenti di tensione. Il fenomeno non riguarda tanti con piccole infrazioni: abbiamo la pressione di piccole minoranze che non hanno alcun legame con il calcio ed è problema di ordine pubblico e di delinquenza comune. Dobbiamo essere sempre più severi, con certezze della pena, rapidità nell’accertare le responsabilità che restano sempre individuali”. Beretta si è poi esposto sugli strumenti coi quali si cercano di ostacolare derive come quelle di ieri: “Lavoriamo da un lato con fatica e contro il tempo per la tessera del tifoso e saremo pronti per la prossima stagione. Strumento che consentirà a chi ama il calcio di accedere agli stadi. Tutto questo ha senso e funzione se si perseguono queste frange che spesso sono a contatto con la criminalità comune: adottano tentativi ricattatori, motivi molto lontani dal sostegno e dal tifo nei confronti della squadra. La condivisione sulla tessera del tifoso è forte: c’è un piccolo gruppo di ultrà che ricatta il calcio italiano. Vanno individuati e dobbiamo essere molto rigorosi. Siamo sulla strada giusta, va data una forte accelerazione e questo significa individuare chi ama il calcio e chi invece è legato alla criminalità organizzata e sanzionato in maniera pesante. Noi stiamo offrendo uno straordinario campionato, spettacolo sportivo che attrae spettatori: va rafforzata tutta una serie di iniziative per un controllo migliore della sicurezza, distinguere quello che è per bene e quello che è per male”.