2009
Tavaroli: “Moratti mi fece investigare su Juventus e De Santis”
Secondo Giuliano Tavaroli, che lo ha dichiarato sotto giuramento, Massimo Moratti aveva organizzato un’indagine su Calciopoli con più di due anni d’anticipo riÃ?Âspetto al maggiore Attilio Auricchio, ordinando indagini ai limiti della legalità su arbitri, designatori e Juventus. Il presidente dell’Inter ha sempre negato, o ammesso molto parzialmente, ciò che l’ex responsabile della sicurezza di Pirelli prima e di Telecom poi ha dichiarato nel processo che lo vede protagonista. Indagini che il Tavaroli ha ricostruito nei suoi interrogatori presso la Procura della ReÃ?Âpubblica di Milano del 2006, le cui trascrizioni, insieme ad altri documenti riguardanti quella vicenda, furono traÃ?Âsmessi alla Figc nel marzo 2007 e fecero scattare un’inchiesta. Così come scattò, però, l’inchiesta fu archiviata, non perchè i pesantissimi e circostanziati addebiti di Tavaroli a Moratti vennero considerati falsi o inconsistenti, ma perchè i fatti erano prescritti. Si parlò, il 23 giugno del 2007, al termine dell’inchiesta iniziata da Francesco Saverio Borrelli e chiusa da Stefano Palazzi di “archiviaÃ?Âzione pesante”, visto che nel comunicato ufficiale la Figc non definì irrilevanti i comportamenti, ma solo prescrivibili. I fatti erano del 2002, l’indagine era iniziata nel 2006: quattro anni dopo, fuori tempo massimo.
OPERAZIONE LADRONI – Ma la vicenda non è chiusa e qualche ombra sul comportamento di Massimo Moratti rimane. Perchè se quello che sostiene Tavaroli fosse vero (il processo Telecom è in corso), al di là della prescrizione con la quale la Figc ha archiviato la vicenda, ci sarebbe qualcos’altro – oltre alle ultime intercettazioni telefoniche – a stridere con la lealtà e limpidezza sportiva in nome della quale fu assegnato all’Inter lo scudetto del 2006.
Fonte: Tuttosport.com