2014
Milan, Balotelli: «Mi sento come Tyson ma mi ispiro al Papa»
L’attaccante rossonero prosegue la battaglia contro il razzismo.
RAZZISMO MILAN BALOTELLI – Continua la battaglia di Mario Balotelli contro il razzismo: l’attaccante del Milan è tornato a parlare dei cori con cui viene apostrofato durante le partite. «In campo vorrei essere peggiore di quello che già sono. Veramente vorrei rompere le scatole a certa gente… Se abbandonerei il campo in caso di cori razzisti? Sì, lo farei. Accetto le critiche professionali nei miei confronti, ma l’unica cosa che veramente mi dà fastidio è il razzismo. Se un coro non è razzista o di discriminazione, non mi crea problemi. Con certe cose ci sono cresciuto, ma quando faccio qualcosa di importante in campo e vedo che altre persone sono orgogliose di me, allora quello è il momento in cui adoro essere calciatore», ha dichiarato Balotelli nel corso dell’intervista rilasciata a “4-4-2”.
DA TYSON AL PAPA – Il centravanti si sente come Mike Tyson, ma si ispira al Papa: «A volte mi sembra in campo di comportarmi come lui. Credo in Dio e in certi momenti questo mi aiuta a calmarmi. Per me ha significato molto essere stato ricevuto in udienza dal Papa. Da lui ho appreso molto, e un uomo che ti ispira profondamente, l’incontro con Francesco è stato qualcosa che mi porterò dentro per sempre ma non dico cosa ci siamo detti».
IDOLI – Balotelli ha poi parlato dei suoi punti di riferimento calcistici e del Mondiale: «Quando ero ragazzino il mio idolo era Ronaldo. Era fantastico, un grande giocatore che mi ha fatto innamorare del calcio. Ma anche Ibrahimovic è un calciatore incredibile. Mondiali? Non vedo la Coppa del Mondo come una tappa molto importante per me. Vado là per vivere una bella esperienza e prendermi delle soddisfazioni. Quello in Brasile sarà il mio primo Mondiale, voglio divertirmi».