2014
Fiorentina, capolavoro Montella: i dieci miracoli in viola
MONTELLA FIORENTINA SERIE A – La Fiorentina torna a volare. Normale, con un aeroplanino in panchina. Vincenzo Montella è riuscito a trasformare – e a costruire, soprattutto – una squadra che sembrava aver smarrito l’identità: rivoluzione totale, con tanti innesti di qualità, quelli che piacciono a lui. Come rivela l’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’, il tecnico viola è stato protagonista di dieci miracoli.
NETO – Il primo è Neto, portiere che lui ha difeso con i denti e con le unghie: la società era pronta a far follie per Julio Cesar e aveva bloccato Agazzi, ma Montella – che da giovane faceva il portiere – lo ha difeso e, con l’aiuto dello spogliatoio, lo ha fatto diventare un elemento imprescindibile per la squadra.
CUADRADO – Da centrometrista a top player. L’ala colombiana, appena arrivato a Firenze, sembrava un giocatore divertente, bravo nei dribbling ma per nulla cinico. Oggi – non si offenda il gallese – ricorda Bale: devastante in velocità e lucido sottoporta. Merito di chi lo ha tochiato per ore e ore in allenamento, cercando di fargli capire cosa vuol diventare giocatore.
QUALITA‘ – In pochi, infatti, possono permettersi di giocare con tre attaccanti e un centrocampo senza incontristi: dei sei in rosa, solo uno, Ambrosini, è un giocatore di quantità. Per il resto spazio alla qualità: Borja Valero, Pizarro, Aquilani, Mati e Anderson.
I GIOVANI – Vedi Wolski e Matos. Promesse sì, ma ancora sconosciute al calcio che conta: lui le sta valorizzando, ed è pronto a farlo anche con Bernardeschi, che segue ogni settimana con attenzione.
GLI SCHEMI – Meno mazzarriano – sempre legato al suo 3-5-2 – più ‘contiano’, capace cioè di cambiare modulo repentinamente: 4-3-3, 3-5-2 ma anche 4-3-2-1 e 4-4-1-1.
ALLEGRIA – Calcio e allegria: stadio pieno, entusiasmo alle stelle e risultati. Il meglio, insomma.
VARGAS – Da esubero a giocatore importante: rilanciare giocatori fuori dai programmi è un marchio di fabbrica dell’allenatore viola.
GOMEZ – L’acquisto più costoso del mercato viola che si rompe dopo due giornate. Montella non ha mai forzato i tempi, anzi, ha concesso al tedesco tutto il tempo per poi tornare al massimo. E quando tornerà, SuperMario è pronto a ripagare la fiducia.
ROSSI – Lo ha rivitalizzato, dandogli le chiavi della squadra. Non solo: in allenamento gli ha insegnato anche molti segreti. E non è ancora finita…
DELLA VALLE – Che lo considerano uno di famiglia. Ha saputo mantenere la promessa – spettacolo e allegria – e ora ha regalato anche una finale. Poi sarà la volta dello Scudetto