Atteso in Italia, il tycoon indonesiano sta lavorando al progetto per il rilancio nerazzurro.

INTER THOHIR – Ha seguito dall’Indonesia la sfida contro la Fiorentina, ma presto è atteso in Italia Erick Thohir, che nel frattempo ha inviato i suoi complimenti all’Inter: «Ci tengo a ringraziare tutti i giocatori e l’allenatore. Ora andiamo avanti così, da squadra, uniti, nei momenti buoni così come in quelli meno buoni. Grazie ad Hernanes abbiamo più opzioni a livello offensivo. Icardi e Palacio hanno dimostrato quanto possono essere pericolosi. Onore a Samuel, nostro guerriero. Forza Inter», ha dichiarato il patron nerazzurro, che domenica contro il Cagliari ci sarà a San Siro.

AGENDA PIENA – Tanti impegni per il magnate indonesiano, che a Giacarta a ha discusso con il direttore generale Marco Fassone del suo piano triennale per risanare il bilancio e di quello per tornare ai vertici. Venerdì è in programma il primo Cda operativo dopo l’insediamento della nuova maggioranza e l’occasione sarà utile per fare il primo punto della situazione, oltre che per ratificare l’uscita di Roslan Roeslani, da cui Thohir rileverà il 14% delle quote, e nominare il nuovo membro della cordata indonesiana. Nel frattempo Fassone incontrerà i vertici degli istituti bancari su cui Thohir vuole spostare le fidejussioni che prima facevano capo a Massimo Moratti: Nicola Volpi ha preparato il terreno per il dirigente, che dovrà essere convincente. Anthony Macrì, uomo di fiducia di Thohir, sarà con la sua Asian Sport Venture il punto di riferimento per lo sviluppo commerciale del brand in Oriente.

RETROSCENA – Molti si saranno chiesti perché Thohir abbia deciso di acquistare l’Inter, un club indebitato, piuttosto uno con un bilancio sano: stando a quanto riportato da “Calcioefinanza.it”, se il tycoon indonesiano avesse investito su una società in attivo, avrebbe dovuto sborsare oltre ai soldi per il passaggio di proprietà anche altro denaro per la campagna acquisti, mentre finora Thohir ha investito “solo” 75 milioni di euro e sta rinegoziando il debito accumulato da Moratti con le banche.