2014
Esclusiva – Simoni: “Diamo tempo a Thohir, Ausilio non farebbe rimpiangere Branca”
Torna il sorriso in casa Inter, le due vittorie consecutive hanno ridato morale e convinzione alla squadra di mister Mazzarri. E’ un anno diffiicile, di transizione come normale che sia quando si regstra un cambio epocale. Erick Thohir sta prendendo confidenza con le dinamiche del calcio italiano, scegliendo la squadra con cui porre le basi per un progetto a lungo termine. Del nuovo Presidente indonesiano e del momento della squadra abbiamo chiesto all’ex tecnico Gigi Simoni.
Una vittoria a Firenze con la firma di Icardi che avvicina l’Inter all’Europa League. Come valuta il lavoro svolto fino ad ora da Mazzarri?
“Vincere aiuta a vincere, ha fatto una buona gara. Io ho visto la partita, hanno giocato molto bene al di là degli episodi criticati. Indubbiamente i giocatori di valore come Guarin e Icardi sono importanti per Mazzarri, l’allenatore ha un suo ruolo per carità, ma è sempre condizionato dai giocatori che hai a disposizione”.
Il colombiano è tornato protagonista dopo che era stato al centro di un caso ‘diplomatico’.
“Indubbiamente non è stato un caso gestito bene. Lui voleva la Juve e magari era stimolato. E’ nato un problema di rapporti che adesso sembrano migliorati. Guarin è un giocatore che ti condiziona con la sua qualità e anche Icardi è un buon giocatore. Recuperando questi due uomini ha rinforzato la squadra”.
Thohir aveva posto il veto con quel comunicato stampa. In molti stanno già muovendo delle critiche al nuovo Presidente per via di una linea che, ai fatti, non sembra essere rispettata, mi riferisco all’acquisto di Hernanes. Lei che idea si è fatto del magnate indonesiano?
“I primi mesi di un Presidente credo siano difficili da valutare, io credo che lui aveva fatto un programma per coprire quello che era il debito. In seguito voleva fare gli acquisti importanti per la squadra, bisogna dare tempo a Thohir, questo campionato è un pò compromesso. Ha una classifica che non ti permette grandi ambizioni, i distacchi sono profondi. E’ giusto che gli venga dato il tempo per affezzionarsi, per scegliere a chi affidarsi. Io credo che dobbiamo giudicarlo a partire dal prossimo anno, ora mi sembra fuori luogo”.
E’ andato via Branca, lei chi voterebbe per la sua successione? Ausilio nelle vesti di direttore sportivo o magari un ritorno di Oriali?
“Io penso che Ausilio sia la persona più adatta. E’ molto competente e giovane, lavora da anni e molto bene. Lo dico a ragion veduta perchè ho avuto modo di conoscerlo personalmente. Io credo che non farerebbe assolutamente rimpiangere Branca”.