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Juventus, Trapattoni: «Conte e Capello, non fate come Mourinho!»

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L’ex allenatore bianconero ha provato a spegnare la polemica tra i due tecnici.

JUVENTUS CONTE CAPELLO TRAPATTONI – Tiene ancora banco la vicenda relativa allo scontro verbale tra Antonio Conte e Fabio Capello. Sulla questione è intervenuto anche Giovanni Trapattoni, che ha provato ad interpretare la rabbia dell’allenatore della Juventus scatenatasi contro il ct della Russia: «E’ carica, non rabbia. Antonio sa di vivere un momento delicato e decisivo. Per un allenatore è fondamentale mantenere sempre la giusta tensione. A ridosso del rettilineo sorridere è difficile. Anche io, in questi momenti, andavo ai 320 all’ora. Anche se… Capello e Antonio non mi sono piaciuti negli ultimi giorni. Una certa etica non deve mai venir meno tra colleghi, oltretutto vincenti. Sono stati entrambi inopportuni. Un fatto umiliante e deprecabile, nonostante qualche straniero si sia abituato a offendere gli altri allenatori. Mourinho? Il nome non l’ho fatto io…», ha dichiarato l’ex commissario tecnico dell’Irlanda ai microfoni di “Tuttosport”.

IN PASSATO – Trapattoni ha rievocato una lezione dal passato: «Boniperti mi ha sempre insegnato a guardare in casa mia, evitando tutto ciò che può destabilizzare. E l’Avvocato spesso ripeteva una frase: offendono chi possono, non chi vogliono. Se sei attaccabile, sei attaccabile. Ma se non lo sei, te ne devi fregare. E tirar dritto per la tua strada. Io mi sono sempre chiuso nello spogliatoio rispondendo in campo, con i fatti. Le parole servono ai giornali, non ai protagonisti».

TRAGUARDI – La Juventus, che debutterà in Europa League contro il Trabzonspor, può ambire alla doppietta per Trapattoni: «Non esprimo percentuali, ma sulla carta la Juve è favorita per entrambi i titoli. Conte sta gestendo con intelligenza i ricambi: la serie A resta tosta. Sarà determinante la condizione della squadra tra marzo e aprile, quando si decide tutto. La Juve ha una struttura mentale solida e questo è un vantaggio. E anche Torino, intesa come città, può fare la differenza in volata: a Roma le “temperature” del tifo si sollevano facilmente. Mi auguro che Antonio non incappi malauguratamente in situazioni sfortunate. Questa Juventus come la mia? Fare paragoni sarebbe antipatico. Tra le due squadre ci sono comunque similitudini. A partire dalla determinazione nella ricerca del risultato. Ma questa Juve è più elastica. Conte sta svolgendo un grandissimo lavoro: avendo vissuto in una grande società, sa come si gestiscono atteggiamenti e tensioni. E non gli do consigli: vivo a 130 chilometri di distanza, mi fido. Antonio è uno dei miei figliocci. Ne ho avuti parecchi, ma se devo indicarne alcuni, lui lo metto sicuro».

CAMPIONI E PRONOSTICI – Infine, Trapattoni ha individuato il giocatore che porterebbe nel suo passato con la macchina del tempo, parlato del derby e della sfida europea del Milan: «Pirlo. E ci avrebbe pensato Tardelli a coprirlo. Stiamo giocando, ovviamente. Pogba? E’ un talento di grandi qualità. Ma per essere un campione con la “C” maiuscola dovrà ripetersi su questi livelli anche il prossimo anno e quello dopo ancora… Derby? E’ sempre stato enigmatico. Potevamo vincere dieci partite di fila e poi perdere contro il Toro. E’ una partita fuori dalle regole. La Juve è fortissima, ma il Toro ha giocatori che possono fare male. Cerci è una roba incredibile, unisce personalità e tecnica. Milan in Champions? Non scommetto nulla, anche perché conosco bene la forza degli spagnoli: sono tosti e difficili da digerire. Chi allenerei tra Balotelli e Tevez? Entrambi. Non so se avrei problemi con loro. In passato ho coccolato Cassano. E in generale i problemi li ho sempre risolti».

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